“Lo scorso anno dovemmo tagliare Don Chisciotte dal programma per il pignoramento che subì il teatro, ma ora per fortuna è stato rimesso a cartellone” dice il Sovrintendente Roi alla presentazione del balletto che chiuderà questa stagione 2017-18.
”Il 2028 è l’anno della cultura russa in Italia e noi approffittando del fattore C, come diceva Romano Prodi, abbiamo creato le condizioni per inserire uno spettacolo russo nel nostro cartellone. Abbiamo pertanto cambiato la compagnia di danza che doveva presentare Don Chisciotte questo giugno per restare dentro a questo progetto. C’è un legame forte fra la nostra città e la russia, – continua Roi – del resto ci sono ben 700 russi che risiedono a Genova. Così abbiamo colto l’occasione per fare un titolo a cui tenevamo molto con un’importante compagnia che porta alto il nome del più grande ballerino di tutti i tempi: la prestigiosa Compagnia del Teatro Accademico Statale dell’Opera e del Balletto “Rudolf Nureyev” (Ufa, Bashkiria, Federazione Russa), scelta per valorizzare l’anno della cultura Russa in Italia che quest’anno si realizza in ben 74 città italiane” .
“Possiamo dire che Genova è diventata capitale della cultura russa- afferma Marat Pavlov, Console Generale della Federazione Russa a Genova – Sono tanti italenti che viaggiano e portano in giro la cultura russa ed il balletto Don Chisciotte non è un evento unico, il 29 giugno al Porto Antico vi sarà infatti l’orchestra di San Pietroburgo in un Concerto che presenta molte musiche di Tchaikovsky”.
Don Chisciotte sarà sul palco del Carlo Felice dal 14 al 17 giugno, dopo l’ultima edizione del 2009. Questa redazione di Don Quixote, non è una coreografia originale di Grigorovich, ma una rilettura, in chiave attuale, delle coreografie originali di Marius Petipa e Aleksandr Gorskij e delle successive modifiche apportate e tuttora in repertorio nel celebre Teatro moscovita.
Questo balletto è senza dubbio uno dei balletti più radiosi e allegri di tutto il repertorio classico; in sintonia con questa caratteristica, la redazione che Yuri Grigorovich ha concepito è piena di frizzante energia, con quelle soluzioni creative e quegli approcci tecnici che sono propri soltanto a Grigorovich.
Il Teatro Accademico Statale dell’Opera e del Balletto “Rudolf Nureyev” ha storia relativamente recente, ma assai ricca di eventi creativi. La data ufficiale della fondazione è il 1938, col nome di Teatro Statale della Repubblica di Bashkiria, con sede a Ufa, capitale della repubblica. La denominazione attuale viene assunta nel 1996, quando il Teatro viene intitolato a Rudolf Nureyev, che qui iniziò la sua carriera di danzatore dopo aver terminato gli studi presso l’Accademia Vaganova di Leningrado.
Negli anni ’60 inizia una fruttuosa collaborazione con Yuri Grigorovich, direttore artistico del Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca, e nel corso degli anni ’90, viene affidato ad Alexandr Grigorovich il riallestimento coreografico di diversi balletti tra cui il Don Quixote.
Attualmente la troupe è diretta da Leonora Kuvatova, Artista Emerita della Federazione Russa, già direttrice del locale Istituto Coreografico. Primi ballerini saranno nel ruolo di Kitri Valeria Isaeva (14,16 pomeridiana, 17) e Sofia Gvrjushina (15, 16 sera), in quello di Basilio Rustam Iskhakov. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, il Maestro German Kim, Artista Emerito della Repubblica del Bashkortostan (Russia).
Francesca Camponero
Intorno all’andata in scena del Balletto “Don Quixote” sono in programma i seguenti eventi collaterali:
Lunedì 11 giugno, ore 17.30 – Auditorium Eugenio Montale
Conferenza illustrativa “Don Quixote. Un esame in virtuosismo, gusto e personalità”
a cura di Monica Rosolen – in collaborazione con Associazione Teatro Carlo Felice.
Venerdì 15 giugno, ore 18.00 – Auditorium Eugenio Montale
Presentazione del volume “Grandi coreografie per i grandi balletti”
a cura di Francesca Camponero – edizioni Gedi. Sarà presente l’autrice intervistata da Ginni Gibboni.