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Il calvario di Marco (disabile): 2 anni di attesa per day hospital al Gaslini

Donna cade in un’intercapedine di un padiglione del Gaslini
L'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova Quarto (foto d'archivio)

“La vicenda di Marco, un giovane paziente affetto da disabilità, solleva gravi preoccupazioni riguardo alla gestione delle liste di attesa per il day hospital presso l’ospedale Gaslini di Genova.

Al momento della diagnosi, era stato comunicato alla famiglia di Marco un tempo di attesa di un anno e mezzo per accedere ai servizi di neuropsichiatria infantile. Tuttavia, dopo due anni di tentativi infruttuosi di contattare l’ospedale, il padre di Marco si è recato di persona al Gaslini”.

E’ la storia raccontata oggi dal capogruppo regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vice presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale.

“Il genitore – ha aggiunto Pastorino – mi ha raccontato che ‘dopo numerosi tentativi di telefonate mai andati a buon fine, mi sono recato personalmente al Gaslini. Ho trovato personale gentile e disponibile che ha cercato immediatamente di informarsi sulla situazione di mio figlio.

Tuttavia, la risposta è stata sconcertante: a causa dell’unificazione del reparto di day hospital di neuropsichiatria infantile con un altro reparto, le liste di attesa si sono allungate oltre i due anni.

È un vero e proprio calvario, che rende impossibile curare al meglio mio figlio. Non ho più parole per definire questa situazione vergognosa’.

Mi sono rivolto a Rita Lasagna, avvocata esperta di diritto previdenziale privato e pubblico e creatrice del portale AvvocatoSalute.it, la quale mi ha spiegato che ‘sembra purtroppo inevitabile un sempre più consistente ricorso alla tutela giudiziaria nei confronti di chi gestisce e organizza la sanità ligure. Proprio per questo, ho aperto il portale AvvocatoSalute.it, per cercare di dare strumenti di difesa giuridica di fronte al situazioni simili. Ho già tutelato con successo Marco in tribunale e, se necessario, andremo avanti’.

La storia di Marco rappresenta una realtà comune per molte famiglie che seguono minori disabili in Liguria. Le parole altisonanti dell’assessore regionale Angelo  Gratarola sulla sanità ligure si scontrano con i conti in dissesto e con le storie di disperazione come questa.

Nonostante l’impegno del personale sanitario, la situazione rimane critica a causa della mancanza di personale e strutture adeguate.

Come già denunciato, la diagnostica è spesso obsoleta e, come riportato da fonti giornalistiche, ci sono difficoltà anche nei laboratori di analisi, dove spesso mancano i reagenti necessari, rendendo queste procedure un miraggio per i pazienti.

Inoltre, con incredibile superficialità, l’assessore Gratarola ha difeso la scelta di mettere a pagamento il numero del CUP, spiegando di aver preso l’esempio di altre regioni dove il sistema sanitario funziona decisamente meglio.

La verità è che gli assessori alla Sanità passano, come Gratarola che è arrivato per caso, ma i problemi che creano o che non riescono ad affrontare rimangono tutti sulle spalle degli utenti della sanità ligure.

Proprio per questo anche insieme all’avvocato Rita Lasagna abbiamo creato e ideato lo Sportello Diritto Salute a Genova Bolzaneto che sta fornendo un indubbio servizio alla cittadinanza con centinaia di richieste e unaltissima percentuale di risoluzione dei casi”.