Al Vox, cantautore genovese, torna con il singolo “Autodipendenza” e le sue analisi sulla società. Video intervista di Joy Cadenasso.
Il cantautore genovese Alberto Lupia, in arte Al Vox, attento alle problematiche sociali, torna con il singolo “Autodipendenza” ed è proprio un ritorno alle sue origini musicali in quanto questo brano è uscito per la prima volta nel 2011 con la formazione che lo vedeva coinvolto come cantante: i “Blind Carnival”.
Nonostante siano passati nove anni, il tempo non ha risolto drammi come la dipendenza da droghe. L’esperienza personale dello stesso autore, che lo porta ad essere auto sperimentatore, ed il suo ruolo come educatore in alcuni centri sociali della città sono state le motivazioni che lo hanno spinto a riprendere in mano questo singolo per parlare nuovamente di questa tematica senza credo politico o giudizio ma con una forza maggiore che, grazie anche all’arrangiamento di Andrea Anzaldi, porta il pezzo da un sound più prettamente punk con influenze ska ad una versione totalmente diversa. La linea melodica, infatti, segue parallelamente le parole ed il pensiero che cresce ed evolve. Un vero e proprio climax che fa vibrare l’anima dell’ascoltatore a ritmo di musica elettronica, lo diverte con una cadenza funk, lo fa reagire con un mood alternative rock e lo lascia sfogare con un finale punk.
“L’erba leggera per alcuni non basta e l’evasione diventa un’ossessione” è uno dei versi chiave del testo che cerca di evidenziare le cause di una dipendenza automatica, ovvero, non controllabile ed i meccanismi di chi non sa come uscire da questa strada che sembra senza uscita.
Una canzone non salverà vite umane ma parlare, anche con un linguaggio musicale, di argomenti considerati ancora dei taboo potrebbe essere già un bel passo in avanti alla risoluzione di questa problematica sociale.
Se siete curiosi di ascoltare “Autodipendenza” di Al Vox, trovate il link spotify del brano: