Il Lotto rappresenta uno dei giochi più antichi e più amati in Italia. Anche se la città di Napoli è la città d’elezione del gioco del Lotto gli appassionati sono distribuiti equamente lungo tutto lo stivale. Alla base del gioco stanno le estrazioni di numeri che si tengono periodicamente. Nella sua formula standard il sorteggio avviene 3 volte a settimana: il martedì, giovedì e sabato. Il Lotto è composto da 10 ruote rappresentanti ciascuna una città italiana: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia oltre alla ruota Nazionale, aggiunta di recente in sostituzione delle doppie estrazioni.
Per ottenere una vincita è necessario centrare una serie di obiettivi. Si può scegliere di giocare su una singola ruota o su tutte. Per realizzare una vincita occorre indovinare una serie di numeri in sequenza: ambo, terno, quaterna e cinquina. Ovviamente un vincita su una singola ruota paga assai di più rispetto a quella ottenuta puntando su tutte le ruote. Sogni, speranze, credenze e superstizioni sono fiorite intorno al gioco del Lotto in misura assai maggiore rispetto ad altri giochi. Questo vale anche per le varianti più recenti come il 10eLotto o il Superenalotto che altro non sono se non delle variazioni sul tema del Lotto.
Esiste un processo bizzarro di individuazione dei numeri da giocare che potremmo spiegare in questo modo. Alla base stanno i sogni e gli elementi che li compongono: simboli, oggetti, persone, dialoghi, luoghi. Quanto più si riesce a ricordare nitidamente un sogno, tanto maggiori saranno le possibilità di convertire in modo corretto un elemento del sogno in un numero. Benché qualcuno alluda oscuramente al simbolismo della Cabala ebraica come base per i numeri da individuare, molto più prosaicamente, le persone fanno riferimento alla Smorfia, una sorta di guida empirica ma assai autorevole per l’interpretazione dei sogni. In realtà la smorfia non è di facile consultazione e i numeri, da 1 a 90, rispondono a più simboli e non a un simbolo univoco.
Perché mai dei numeri ricavati dalla conversione di elementi di un sogno dovrebbero essere così autorevoli da investirci sopra del denaro? Perché quelle informazioni cifrate, secondo la credenza popolare, vengono direttamente dai propri cari defunti.
Una prassi divertente, anche questa molto diffusa, consiste nell’associare il relativo significato di un numero estratto durante una tombola in famiglia a un simbolo della smorfia. Così non è infrequente ascoltare il banditore che sciorina espressioni del tipo: “90! La pauraaaa” oppure: “47 morto che parla” e altre simili amenità.
In realtà l’attribuzione del 47 al “morto che parla” non è corretta. Il 47 rappresenta semplicemente il morto, mentre è il 48 a rappresentare il “morto che parla”. In conclusione, se siete superstiziosi e appassionati del gioco del Lotto sappiate che nel momento in cui sognate un vostro caro, non più al mondo, che vi parla, egli vi sta suggerendo, secondo la tradizione popolare, di giocare il numero 48 al gioco del Lotto.