L’Istituto pediatrico di Genova Quarto nei giorni scorsi ha celebrato il 25° compleanno del servizio di trasporto neonatale “Sten” con un convegno dedicato alla presentazione della nuova “Scuola di alta formazione per il trasporto neonatale del Gaslini”.
Si tratta della prima e unica iniziativa italiana di questo tipo, frutto della ventennale esperienza maturata dal personale dell’ospedale genovese.
Il fondamentale servizio di trasporto di emergenza neonatale, afferente al reparto Patologia neonatale del Gaslini, da 25 anni ha lo scopo di trasferire i bambini che hanno bisogno di cure intensive all’unico centro di terzo livello della Liguria.
“La nuova ‘Scuola di alta formazione per il trasporto neonatale’ dell’Istituto Gaslini – ha dichiarato l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – garantirà percorsi formativi rivolti agli specialisti di tutti gli ospedali liguri”.
“E’ importante – hanno spiegato i responsabili del Gaslini – realizzare il trasporto in utero, ma non sempre è possibile: in questi casi avere la possibilità di un trasporto neonatale qualificato può fare la differenza in termini di ‘outcome’ post natali.
Il trasporto Neonatale comporta quindi una grandissima specializzazione. Viene infatti realizzato da personale della terapia intensiva, che è altamente preparato e lo svolge ogni giorno.
Mediamente vengono fatti 250 trasporti all’anno e lo scopo è anche culturale perché siamo riusciti a comunicare ai genitori che i bambini destinati a nascere prematuri devono farlo dove ci sono strutture e personale adeguatamente specializzati per le cure necessarie.
Oggi circa il 95% dei bambini sotto il peso di un chilo e mezzo, nasce quindi al Gaslini”.
“Il ruolo infermieristico – ha aggiunto il neonatologo Carlo Bellini – richiede tantissima preparazione teorica e pratica, una grande sintonia con il gruppo di lavoro e una importante esperienza in terapia intensiva per essere pronti a qualunque situazione di emergenza”.
La Scuola di alta Formazione per il trasporto neonatale.
“La Scuola – ha sottolineato il direttore di Patologia neonatale Luca Ramenghi – che aprirà il primo evento formativo a a Quarto nel mese di aprile, sarà organizzata in corsi di durata annuale sviluppati in giornate monotematiche ed è rivolta a pediatri neonatologi e personale infermieristico che lavora ad ogni livello del trasporto neonatale.
Arrivare a svolgere questa attività significa essere ottimi pediatri, ottimi neonatologi intensivisti ed avere sviluppato la capacità di operare in solitudine in ambienti a scarse risorse diagnostiche e al di fuori di realtà ospedaliere come avviene durante il trasferimento del paziente.
Si opera utilizzando ogni mezzo necessario: generalmente ambulanza terrestre, ma anche elicotteri o aerei. L’equilibrio personale degli operatori indispensabile per gestire situazioni di emergenza richiede alta competenza e specificità e un lungo periodo di maturazione professionale”.
I numeri del servizio di trasporto neonatale.
“In Italia – hanno aggiunto i responsabili del Gaslini – il tasso di natalità è ormai lievemente al di sotto dei 500.000 nati/anno. Il tasso medio di mortalità neonatale in Italia è diminuita dal 19,1 ‰ nel 1973 al circa 4,5 ‰ attuale, sebbene con notevoli differenze territoriali.
Il numero di nascite in Liguria è intorno a 9500 nati per anno. Il bacino di utenza dello ‘Sten’ è di poco meno di 8500 nati vivi in quanto i mancanti nascono al Gaslini.
Fin dalla sua costituzione, il numero annuo di trasporti dello ‘Sten’ è stato sempre superiore a 200 per anno, con punte anche di 250-260.
La Liguria rappresenta un modello organizzativo ideale di regionalizzazione poiché lo ‘Sten’ copre l’intero territorio regionale e poiché esiste un solo centro di III livello, rappresentato dal Gaslini, con un esteso bacino di utenza”.