Il Gattopardo, leggendo il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Palazzo Rocca in Chiavari.
Il Gattopardo è uno dei romanzi più interessanti della Letteratura italiana. In questo libro c’è modello di narrazione di un periodo travagliato della Storia della nostra nazione: il momento dell’arrivo dei Garibaldini in Sicilia e le prime conseguenze dell’unificazione.
Il romanzo e anche la prima descrizione di mali che affliggeranno la nostra bella Italia nei decenni successivi. Una riflessione su questo caposaldo della letteratura e sempre particolarmente indicata agli studenti, soprattutto quando il progetto e arricchito dalla componente ulteriore della valorizzazione del Palazzo che ospita l’evento spettacolare.
Così è appunto nel caso del Palazzo Rocca di Chiavari, splendida cornice che ricrea le atmosfere suggerite dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
I personaggi che rimangono nella trasposizione scenica sono: il Principe di Salina, Tancredi, Sedara, Angelica, il cacciatore e il cavaliere Chevalley; gli attori coinvolti sono cinque: Vittorio Ristagno, Alberto Carpanini, Paolo Drago, Rita Castaldo e Alessio Zirulìa con un tecnico, un coordinatore per costumi e musiche e la regista.
L’introduzione della regista metterà in relazione la storia dello spazio ospitante con la storia della scrittura e della pubblicazione al romanzo. Questo è un evidente, caso unico, nella storia letteraria italiana. L’itinerario all’interno del Palazzo: Il percorso spettacolare inizia nell’Atrio: Tancredi accoglie il pubblico e presenta lo “zione” che a sua volta guida il pubblico nella sala di passaggio raccontando il viaggio verso il feudo estivo fino a raggiungere il Salone del piano nobile.
L’itinerario e la scansione temporale che porterà la famiglia principesca a Donnafugata. Una volta raggiunto il Salone di rappresentanza l’azione si concentrerà sugli eventi che porteranno all’innamoramento di Tancredi per la bella Angelica; la caccia del Principe con l’amico cacciatore, la conoscenza con Sedara, il padre di Angelica. Poi il racconto della salita di una nuova classe sociale, perché tutto si trasformi rimanendo uguale. Concludendo, con l’incontro con il messaggero da Torino, in una sola frase, c’è la continuazione dell’immobilismo che permane.
La spettacolarizzazione troverà il suo culmine nel ballo finale che prelude allo scioglimento della vicenda con la morte dell’ultimo Gattopardo. ABov