Le dinamiche partitiche in vista di elezioni assumono, nei confronti degli elettori, forme autoritative & sotto sotto deridenti.
Traducendo l’ermetico concetto, tali forme si possono sintetizzare: per un verso, nell’ irriverente autoritarismo che cala dall’alto le candidature e le serve agli elettori come piatto unico; per l’altro, nelle immagini sorridenti e nelle frasi deridenti che campeggiano nei manifesti-promo elettorali.
E’ la tradizione liturgica delle nostrane elezioni politico-amministrative, dove é fondamentale rappresentare il candidato di turno quale risolutore di ingiustizie e rimediatore dell’incapacità altrui e dove è fondamentale condirne l’immagine con messaggi emozional-struggenti, del tipo io per voi ci sarò sempre, insieme passo dopo passo, conta su di me, uniti nell’orgoglio, uno di voi, ecc.
Fatto sta che la partitocrazia, per ingraziarsi e veicolare il consenso popolare, similmente alla pubblicità commerciale, allestisce una scenografia improbabile, in cui il candidato-protagonista si rappresenta (in rima): efficiente, sorridente & avvenente (l’estetica gioca un ruolo non da poco anche nella fase elettiva).
Considerata la posta in gioco, non sorprende che ciò sia & che ciò continui ad essere, vista la nevrosi del potere (cit. P. Rocchini) che da sempre affligge i partiti in pressing elettorale.
Resta il paradosso per cui, malgrado la comunicazione celi tra le righe il fantasma del dileggiamento, una quota di elettorato vi pone ciclicamente credito.
Ipotetico addendum, risulta altresì paradossale che qualsivoglia decisione partitica autoritativa, palesemente ispirata dal potere spicciolo, impositiva di inessenziali gravami sul bilancio pubblico, non venga, col voto popolare, adeguatamente castigata.
Traendo ispirazione dall’affermazione di Karl Popper, “una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci”, merita riflessione tanto il destino & la destinazione di questa democrazia, quale forma di governo inattuata, quanto certo astensionismo dal voto, forma di protesta ingenua, in quanto alla fin fine vantaggiosa per l’establishment.
In conclusiva generale sintesi, la reale considerazione che il potere patriarcal- partitocratico ha nei confronti della democrazia è deducibile dal sottinteso messaggio che ritualmente manda al popolo sovrano: o mangi questa minestra o salti dalla finestra. Massimiliano Barbin Bertorelli