Allo stato attuale delle vicende, persiste un evidente problema di serena compresenza tra ogni realistico ideale ambientalista, tra ogni comportamento etico-sostenibile & la spinta consumistica-rottamatrice del mercato.
Tale com-presenza infatti si com-pone di due opposte personalità, smentendo nella sostanza la sacra diceria che gli opposti si attraggono.
Fatto sta che una personalità protende alla preservazione dell’ambiente naturale, l’altra invece, nel tacito accordo con la superiore esigenza commerciale di gettare e sostituire merce, tiranneggia e reificare l’esistenza, in nome di una costante inesorabile rottamazione.
Scomodando per comoda analogia il “doppio vincolo” di G. Bateson, laddove ogni condotta educativa familiare ambigua dispone al rischio nevrosi chiunque la subisca, simile rischio nevrotico ad ampia scala si manifesta quando si combinano, in pari tempo e luogo, ideali opposti.
Il sano e ragionevole ideale di preservare l’ambiente, di scongiurare l’inquinamento dissennato, confligge fattualmente con una prassi mercantile che, in specie, esplicitamente impone di sostituire il vecchio e di acquistare il nuovo. Un nuovo che, non a caso, nasce appositamente programmato per una rapida obsolescenza.
In una tale nevrotica rappresentazione, la giostra consumistica, tanto orgogliosa del proprio ideale quanto indifferente all’ ecocidio e alla degradazione ambientale, avversa nei fatti e svilisce “una società civile quale luogo di assunzione di responsabilità eticamente qualificate”, citando S. Fontana.
Calata la questione nel quotidiano, pochi dubbi sussistono nell’affermare che “l’immaginario simbolico è sempre più colonizzato da valori mercantili” (cit. A. De Benoist) e che in questa fattispecie il significato del termine mercantile corrisponde, utilizzando una definizione di E. Fromm, all’ “attitudine a produrre compiacimento negli altri al fine di ottenere il massimo vantaggio”.
Sia come sia, é intuitivo accostare la trama stevensoniana del Dr. Jekill & Mr. Hide alla com-presenza della nostra doppia personalità: quella buona, l’ideale ambientalista, che reagisce e contrappesa, più o meno efficacemente, quella malvagia, l’ ideale consumista. Massimiliano Barbin Bertorelli