Home Cultura Cultura Genova

Il Nano Morgante | L’Ambiguismo

Il Nano Morgante | L’Ambiguismo

In ambito applicativo, il deprecato vocabolo “ego-ismo” compartecipa e devolve, inaspettatamente, una propria quota agli “altri”, combinandosi e manifestando una fattiva relazione con l’ -ismo  opposto: l’ “altru-ismo”.

Un “ambigui-smo” inesorabile, visto che il singolo individuo, sempre con-notato di priorità e personal-ismi, non può prescindere dall’ altrui esistenza, pur avendo il precipuo fine di soddisfare la lunga coda di propri bisogni mercantil-affettivi.

La comune accezione ego-centrata non impedisce, anzi impone, un “io” fortemente assoggettato all’assolvimento di dinamiche esterne, anche al fine di  parametrare & realizzare  ciò che si desidera per-sé.

Acclarato il predominio del pensiero desiderante nell’essere umano, tale prerogativa tende a iper-svilupparsi in una società metropolizzata, privilegiando una “comunità” in sé contraddittoria: deprivata di legami comuni.

D’altronde, non può che restare inesplorato ed impraticato un egoismo su un’isola deserta o sul cucuzzolo di una montagna, come pure in una comunità perfettamente integrata.

Per meglio considerare l’assunto, è sufficiente meditare su talune personali azioni e sulle sottese motivazioni: il “perché” di certi atteggiamenti, come argomento di riflessione, può svelare, in capo all’egoismo, un’ anomalia  che, in fondo, anomalia non é.

Illusoria e fallace è l’idea che l’egoista possa considerarsi auto-sufficiente rispetto agli intenti, mentre deve fare i conti con le proprie innumerevoli ed incolmabili mancanze.

Non è anomalo, pertanto, che la figura dell’egoista transiti e si soffermi, a turno, in ciascuno di noi, trovando sollazzo e rimedio nelle dinamiche sociali.  Certa brama di possesso  implica, va ricordato, la dimensione relazionale, visto che il soggetto umano persiste sempre nell’ambivalenza ed in una ineliminabile egoistica dipendenza, da sé & dall’altro.

In buona sostanza, non é insolito notare quanto, in talune circostanze, l’egoista si dimostri giocoforza altruista. E, parimenti, quanto l’altruista, nelle sue modalità, si ritagli sempre una quota sottintesa di egoismo.

Massimiliano Barbin Bertorelli