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Il Nano Morgante | L’idea del guadagno

Il Nano Morgante | L'idea del guadagno
Denaro (Foto Pixabay)

Nell’ istante in cui un individuo si rallegra per una lieta notizia, contemporaneamente un altro individuo, in un diverso imprecisato luogo, viene raggiunto da una notizia di tono opposto.

La poco letificante premessa rientra tuttavia tra le condizioni dell’ esistenza di un individuo come totalità & collezione, parafrasando JP Sartre, collocato in un diorama di vite estranee e parallele su cui si staglia in prima fila quella personale e in cui è tuttavia implicita la correlazione.

Questa correlazione inconsapevole o inconoscibile di circostanze, disconosciute o subitamente accantonate, esprime la dimensione globale di ogni esistenza individuale.

“Sarà capitato anche a voi”, siparietto televisivo musicale di qualche tempo fa, bene traduce la condizione inesorabile che consegna tutti, prima o poi, più o meno inconsapevolmente, al vivere direttamente le altrui circostanze, ancorché percepite per distrazione. Descrivendo il concetto con JL Borges: “i nostri nulla differiscono di poco”.

Quale micro-componente di un tutto irriconosciuto, l’individuo traduce in sé la premessa della propria drammatica condizione contemporanea di solitudine.

L’ economia della specie  deve tuttavia prevalere sull’ economia dell’io, a prescindere da ogni snaturata e lucrativa prassi egotista dal vantaggio materialista come unico termine di guadagno.

A prescindere da ogni velleità personale e da ogni diversione semantica del termine guadagno, traendo spunto dal testo “Imagine” di John Lennon,  l’idea di comunità resta per l’individuo l’unica misura retributivo-esperienziale.

Il guadagno decisivo é nel pensare che il tutto ci riguarda, non certo nella miseria dell’esito di un pensare estraneo alla vocazione plurale.

Dinanzi all’ impero di un “individualismo senza contenuti” (def. Enciclica Fratelli tutti), si rifletta sull’attuale rotta del pensiero umano, cor-rotta da un’idea di benessere definito col criterio del bilancio aziendale.

In sintesi spicciola, preso atto di una dimensione sociale accigliata da ostilità e sospetto, quale realistico guadagno individuale può conseguire ad un pensare a-sé e di-sé, che commisura la paura di essere fregato con la volontà di fregareMassimiliano Barbin Bertorelli