Teatro Gustavo Modena di Genova, Il nodo di Johnna Adams regia Serena Sinigaglia con Ambra Angiolini e Ludovida Modugno
Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o in carnefici? Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei ragazzi? Su questo dilemma si scontrano Ambra Angiolini e Ludovica Modugno ne Il nodo, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 26 febbraio al 1° marzo.
Scritto nel 2012 dalla pluripremiata autrice americana Johnna Adams, acclamato dai critici e messo in scena negli Stati Uniti da oltre quaranta produzioni diverse, Il nodo è presentato in Italia da Società per Attori e Goldenart Production con la regia di Serena Sinigaglia. È ambientato in una scuola pubblica nei dintorni di Chicago, ma potremmo in realtà trovarci ovunque. Siamo nell’aula di una quinta elementare nell’ora di ricevimento. L’insegnante (Ludovica Modugno) sembra nervosa, attende una telefonata che sembra non arrivare mai. Inaspettatamente si presenta al colloquio la madre di un suo allievo (Ambra Angiolini), che vuole parlarle. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza…?
Cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.
«Il nodo non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo: è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano» afferma Serena Sinigaglia. «Pone domande assolute come accade nelle tragedie greche, cerca le cause e non gli effetti. Il conflitto tra l’insegnante e la madre, come quello tra Medea e Giasone o Eteocle e Polinice, racchiude in sé tutti noi come singoli individui e come società. Per ogni ragazzo ferito e umiliato, ma anche per chi umilia e ferisce, siamo noi a essere sconfitti» prosegue la regista, che conclude: «La metafora del titolo è molto chiara: esistono conflitti che non possono più essere sciolti, ma solo recisi. E dunque non bisognerebbe mai trovarsi in circostanze tanto estreme da risultare irrecuperabili».
Il nodo avrà anche una matinée riservata alle scuole genovesi il 28 febbraio, grazie a un’iniziativa promossa dalla produzione dello spettacolo in collaborazione con il MIUR e l’Associazione Fare X Bene Onlus. A fine spettacolo Ambra Angiolini e Ludovica Modugno dialogheranno con gli studenti.
Johnna Adams è considerata fra le voci più interessanti della nuova drammaturgia americana.
Si è laureata alla DePaul University Theatre School nel 1995. Ha poi seguito vari corsi con importanti drammaturghi americani, tra cui Marsha Norman, Steve Diets, Paula Vogel,
Nel 2008 il suo testo Rattles debutta a Fullerton, in California; lo spettacolo viene segnalato dai critici come il migliore tra i nuovi progetti.
Sempre nel 2008 il Flux Theatre Ensemble di New York mette in scena le sue tre commedie che compongono The Angel Eaters Trilogy. La trilogia viene nominata in sette categorie del New York Innovative Theater Awards, tra cui miglior commedia originale.
Nel 2009 la sua commedia Sans merci vince il premio Reva Shirer.
Nel 2011 vince il Princess Grace Award • New Dramatists.
Nel 2012 Il Nodo (Gidion Knot) viene pubblicato dall’American Theatre Magazine e nello stesso anno viene prodotto dal Contemporary American Theater Festival. Debutta a Shepherdstown in Virginia e, successivamente, viene messo in scena da altre 40 produzioni americane, toccando numerose città tra cui New York, Philadelphia Chicago, Dallas, Houston, Berkeley e Los Angeles.
Nel 2013 Il Nodo ha ricevuto una menzione speciale dalla Steinberg American Theatre Critics Association.