E’ un insigne giornalista che opera a Roma, notista politico e caporedattore del quotidiano Conquiste del Lavoro, vicino a Cisl, Giampiero Guadagni, che è autore dell’ennesimo suo libro, questa volta con tema sociologico e, in un certa maniera, pure psicologico.
Ma che conosce bene la realtà ligure, dopo essere stato più volte nella nostra regione per seguire complicati casi di vertenze sindacali, a partire da quella, ormai rimasta negli anni storici del sociale, di Ferrania.
“Accorcia le distanze” il titolo, con sottotitolo “Incontri di andata e di ritorno”, di Edizioni Studium Srl e prefazione di Francesco Repice, voce Rai soprattutto sportiva.
“Nonostante le trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni – spiega l’autore – la domenica può ancora rappresentare il tempo e il luogo dell’esigenza irriducibile di riposo condiviso. Senza sterili nostalgie per il tempo che fu, ma senza neppure arrendersi all’idea che “ormai sarà sempre così”.
Giorno centrale nella vita del cristiano, ma anche patrimonio universale per chi non crede o crede in altro, la domenica è al centro del romanzo”.
Domenica, giorno dunque che conserva una sorta di mito; da quella di Mario Riva con “Domenica e sempre domenica”, motivo conduttore del Musichiere, pezzo iconico ed ormai oppure preistorico della tivù in bianco e nero dell’Italia del boom, a “Tutto il calcio minuto per minuto”. E per questo appare quanto mai adeguato e significativo che la prefazione del libro sia fi
rmata da Francesco Repice, da anni per Radio Rai voce della diretta del Campionato della domenica e delle partite della nostra Nazionale. Guadagni narra l’immaginaria stagione di un Campionato di serie A, dove convivono in armonia vecchie e nuove regole: “senso “politico” della logica continuità delle cose che fronteggia le ipocrisie di ogni “anno zero” sbandierato in molti campi.
Molti gli spunti di riflessione che ispira il libro a partire dal calcio, “fatto di riti, di scaramanzie, anche di quel sano ‘tifo contro’ senza il quale mancherebbe la parte forse più divertente e vera”, dice Guadagni.
“Ma il calcio – insiste il giornalista e scrittore – è soprattutto lo sfondo scenografico di incontri tra persone: incontri cercati e quelli che in forme spesso sorprendenti semplicemente accadono. Intrecciato c’è il linguaggio della radio, mezzo privilegiato per sintonizzarsi sull’emozione senza età di una partita. La radio somiglia alla domenica: l’impronta che rimane dentro dopo l’ascolto, nel nostro spazio e nei nostri tempi feriali. Il gergo radiofonico del calcio si intreccia con quello della riflessione interiore, religiosa. Ne è un esempio simbolico proprio l’espressione “accorcia le distanze”.
Presente indicativo ed esortazione al tempo stesso. Perché non si può mai abbassare la guardia, non ci si può mai dichiarare vincitori e neppure sconfitti. Come quando si sta vincendo o perdendo 2-1. C’è sempre un goal segnato o subìto che accorcia le distanze, che fa crescere le speranze da una parte e le ansie dall’altra. Accade in un rettangolo di gioco, accade nella vita sociale e personale”.
In ogni capitolo, “c’è un versetto della Liturgia di quella domenica, non necessariamente il più significativo, che nel resto della giornata non è lettera morta ma anzi entra all’improvviso nella vita reale, diventa l’imprevedibile spunto che accompagna riflessioni e aiuta la ricostruzione di relazioni autentiche.
Ecco allora gli incontri di questa nuova domenica dell’io narrante. Incontri con le domande dell’andata che trovano risposte al ritorno e anche con le domande che restano tali. Maesigenza di non abbandonare una storia al suo destino”.
Guadagni è stato per 25 anni collaboratore di Radio Vaticana come cronista politico, del quotidiano Cei Avvenire. Per Marcianum Press è autore di “Tre minuti trentuno secondi. Francesco Cossiga: i silenzi e il fragore”. Dino Frambati