Inaugura giovedì 24 ottobre alle 18 a Castello D’Albertis la mostra Il Paesaggio Sacro Nordamericano del fotografo statunitense Douglas Beasley.
La mostra sarà visitabile dal 25 ottobre al 23 febbraio. Beasley sarà presente all’inaugurazione insieme all’antropologo Antonio Marazzi.
La rassegna è una sorta di rivisitazione dei luoghi ritratti nelle 11 immagini scattate da Beasley e donate nel 2010 a Castello D’Albertis dove, sistemate nel lucernario, costituiscono una sezione permanente dedicata al paesaggio sacro nordamericano.
Così, anche in questa mostra ritroviamo luoghi naturali, apparentemente disabitati: montagne, alberi, cieli, oppure il vento, temporali, luoghi di preghiera e di contatto con gli spiriti, pezzi di stoffa o bandiere annodati ai rami degli alberi. Siamo nelle Black Hills e nelle Badlands nel Sud Dakota, le terre che hanno ospitato le battaglie più cruente delle guerre tra nativi e anglo-americani; vediamo il luogo di sepoltura di Red Cloud, il cimitero di Wounded Knee e anche Bear Butte, la montagna riconosciuta come sacra da oltre 60 gruppi indigeni.
Per proseguire il dialogo con i visitatori, iniziato con le domande poste dagli artisti nativi nordamericani nella mostra precedente, le vetrine di tutte le sale rimangono anche per questa mostra luoghi interattivi di comunicazione per il pubblico e invitano a rispondere agli interrogativi di Douglas Beasley. Nell’ultima sala invece il pubblico stesso è invitato a porre le domande all’artista. Questo workshop si svolgerà nel fine settimana seguente all’inaugurazione.
La mostra, realizzata in collaborazione con VisionQuesT 4rosso contemporary, è curata da Maria Camilla De Palma e Clelia Belgrado.