“Il disastro della sanità ligure è certificato anche dall’Università Bocconi di Milano. La tassa Toti-Gratarola-Bucci che colpisce chi in Liguria ha bisogno di curarsi, costringendoli a spendere 900 euro l’anno, è un segno del decadimento del servizio sanitario della nostra regione.
In questi nove anni la sanità ligure è stata martoriata per la mancanza di visione e l’incapacità di assumere quelle scelte che avrebbero permesso ai cittadini di vedersi assicurato il diretto alla salute, un diritto fondamentale della nostra società”.
Lo ha dichiarato oggi il segretario regionale del Pd Davide Natale.
“Lo stato della sanità ligure – ha aggiunto Natale – non solo penalizza i singoli abitanti ma ha anche ricadute su tutto il tessuto socio economico regionale.
In un recente incontro con le Associazioni di Categoria del commercio e dell’artigianato è emerso come la sanità sia una priorità anche per il mondo produttivo, per più motivi, innanzitutto perché nelle aziende ci sono cittadini liguri che subiscono le carenze, poi, perché la spesa sanitaria drena risorse che potrebbero essere destinate al commercio e inoltre, un servizio sanitario che non assicura tempi certi e brevi per la cura dei cittadini mette a repentaglio la forza lavoro di ogni azienda e quindi anche la capacità produttiva delle imprese.
Noi da tempo definiamo questa una tassa occulta e ingiusta, perché è una tassa non prevista che colpisce i più deboli, soprattutto chi ha maggiori difficoltà economiche e non ha una logica progressiva rispetto al reddito, ma è legata a un bisogno essenziale, la salute. Infatti chi non può pagare, in Liguria, alla fine non si cura.
Noi questo sistema lo denunciamo da tempo e sarà priorità della nostra azione di governo una volta in Regione Liguria. Saremo il baluardo della sanità pubblica per assicurare la cura a tutti i cittadini”.