Il Premio Ipazia va a Sahraa Karimi. Il riconoscimento all’eccellenza al femminile assegnato alla regista cinematografica afghana.
Il Premio Ipazia va a Sahraa Karimi, ideato da Consuelo Barilari.
Il premio ideato e diretto da Consuelo Barilari va a Sahraa Karimi.
Propone quest’anno un’edizione Internazionale speciale dedicata ai Diritti e alle Donne in Afghanistan.
Genova – sabato 5 febbraio Ex Chiesa di San Salvatore
Aula magna Facoltà di Architettura Unige – Piazza di Sarzano, 9
Ore 16.00 – Tavola rotonda di presentazione della premiata e consegna del Premio Ipazia Internazionale a Sahraa Karimi. Conduce la giornalista Carmen Lasorella
Ore 17.00 – Introduzione e proiezione del film di Sahraa Karimi
Sabato 5 febbraio nella sala dell’Ex Chiesa San Salvatore di Genova (ore 16.00), il premio sarà consegnato alla regista Sahraa Karim, prima donna afghana ad aver conseguito un PhD in cinema (all’Università di Bratislava) e ad aver guidato l’Afghan Film Organization.
Il 13 agosto Karimi lanciò da Kabul un’accorata lettera aperta rivolta alla comunità cinematografica internazionale che ha commosso e mobilitato il mondo:
“Vi scrivo col cuore a pezzi e con la profonda speranza che possiate unirvi a me nel proteggere il mio bellissimo popolo…”.
Due giorni dopo riusciva a fuggire fortunosamente dal paese, occupato militarmente dai talebani. Ora è visiting professor al Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola nazionale di Cinema.
L’iniziativa è realizzata dal Festival dell’Eccellenza al Femminile con la partecipazione della cittadinanza attiva, in collaborazione con le associazioni culturali, organizzazioni politiche e della società civile, testate giornalistiche.
Carmen Lasorella presenterà la giornata, con la partecipazione di ospiti istituzionali, giornalisti, critici e politici.
Sono stati invitati il Ministro della Cultura Dario Franceschini e l’On. Roberta Pinotti, che si collegheranno da remoto o invieranno un contributo video.
La cerimonia di premiazione sarà preceduta da una tavola rotonda (ore 16.00) condotta da Maria Paola Profumo, già Pres. Musei del Mare del Mediterraneo, con la partecipazione della Pro Rettrice vicaria dell’Università degli Studi di Genova Prof.ssa Nicoletta Dacrema.
Aprirà gli interventi Marta Donzelli Pres. Fondazione Centro Studi di Cinematografia di Roma.
Tra gli esperti e giornalisti presenti: Nico Piro, esperto di Afghanistan e inviato RAI 3; Ambasciatore Stefano Pontecorvo, Alto Rappresentate civile NATO in Afghanistan; Didi Gnocchi, filmmaker e produttrice 3DVideo; Rahel Saya, giornalista afghana; Patrizia Rappazzo, Dir. Sguardi Altrovi Film Festival; Sofia di Patrizi, Segreteria PD Genova; Arianna Cesarone, ANPI; Stella Acerno Amnesty International. Altri ospiti sono in via di conferma.
A seguire (ore 17.00), presentazione e proiezione del film di Sahraa Karimi Hava, Maryam, Ayesha (Afghanistan 2029, 86’ – Venezia 76).
La regista dichiara:
“Con questo film ho voluto raccontare la storia di tre donne del mio paese che cercano di cambiare la loro vita in una società tradizionale.
Storie vere che ho trovato viaggiando in molte città e villaggi afgani. Hava è l’esempio tradizionale di una casalinga afgana, Maryam è un’intellettuale, colta e di buona estrazione, Ayesha è un’adolescente della classe media.
Tutte stanno cercando di non arrendersi alla società patriarcale imposta. Sono donne che non hanno avuto voce per molti anni e ora sono pronte a cambiare il loro destino.”
Sahraa Karimi
Ha vissuto e studiato in Iran fino all’età di 16 anni. A 14 anni entra nel mondo del cinema interpretando il film Daughters of the Sun di Maryam Shahriar.
Dopo la sua seconda esperienza come attrice, in White Sleep di Hamid Jebali, inizia a interessarsi più profondamente al cinema.
A 17 anni Karimi emigra in Slovacchia, dove si forma all’Academy of Performing Arts di Bratislava, fino a ottenere – prima donna afghana – un PhD in cinema.
Durante gli studi realizzata oltre 30 cortometraggi. In seguito dirige i documentari Afghan Women Behind the Wheel, premiato in numerosi festival internazionali e trasmesso da Arte France e BBC; Parlika – A Woman in the Land of Men.
Il suo lungometraggio d’esordio, Hava, Maryam, Ayesha, tra i primi film indipendenti del cinema afghano, partecipa in concorso nella sezione Orizzonti alla 76^ Mostra di Venezia, è premiato al Los Angeles Asian Film Festival e al Dhaka International Film Festival, ed è stato scelto dall’Afghanistan come candidato alla corsa all’Oscar.
Consuelo Barilari
Ha fondato il Premio Ipazia nel 2010 all’interno della V edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, in collaborazione delle maggiori istituzioni locali e nazionali, con la volontà di onorare una o più figure femminili che con le loro opere e le loro carriere hanno contribuito all’affermazione della donna nei diversi settori della vita politica, economica, sociale, culturale e scientifica in Italia e nel mondo.
Un comitato formato da giornalisti, docenti universitari e rappresentanti di Organismi Istituzionali propone ogni anno le donne a cui verranno consegnati i Premi .
Negli anni passati il Premio è andato all’etoile Carla Fracci, a Elisabetta Pozzi (2011), attrice; Lina Ben Mhenni (2011), blogger tunisina candidata al Nobel per la Pace; Asma Maafoz (2011), blogger egiziana candidata al Nobel per la Pace; Maria Aronis (2012), chirurga greca; Maria Luisa Spaziani (2012), poetessa; Margarethe Von Trotta (2013), regista cinematografica; Eva Cantarella (2013), giurista e antichista; Ewa Lipska (2014), poetessa polacca; Emma Dante (2014), regista e drammaturga; Kannou Kalthoum (2015), magistrato tunisino; Valentina Cortese (2015), attrice; Haifaa Al-Mansour (2016), regista cinematografica saudita; Emma Bonino (2016), politica; ORLAN (2017), artista performer; Liliana Cavani (2017), regista cinematografica; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (2018), collezionista d’arte; Ilaria Borletti Buitoni (2018), manager d’azienda e culturale; Monica Cirinnà (2019), politica; Zehra Doğan (2020), artista e attivista curda; Ilaria Capua (2020), scienziata; Carmen Lasorella (2020), giornalista. Il premio è una medaglia d’oro finemente cesellata da Maestri dell’arte orafa Ligure con l’effigie di Ipazia riprodotta dall’opera di Jules Maurice Gaspard (1908). Il Premio è stato creato già dalla Prima edizione appositamente dall’Antica Gioielleria Gismondi di Genova.
In linea con le iniziative portate avanti dall’ultima edizione del Festival e legate alle tematiche attuali dell’emergenza sanitaria e il suo impatto sul mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo, il Festival ideato e diretto da Consuelo Barilari ha voluto offrire uno spazio di confronto pubblico nel quale presentare e discutere le nuove linee progettuali di genere in grado di innescare trasformazioni per il piano “next generation” e il rilancio in tempi rapidi e con nuove modalità.
La XVII edizione del Festival ha così approfondito i diversi temi partendo da una rassegna teatrale tutta al femminile in residenza al Teatro Nazionale di Genova, con oltre 20 attrici dalle giovanissime alle più affermate e con diverse produzioni e coproduzioni create nella residenza teatrale presso la Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova.
Due sono stati i grandi campi tematici di questo Festival, legati al Next Generation plan: i Luoghi del Teatro e il Luoghi della Cura, mai come in questo momento, punti di riferimento ideali in vista della ripartenza sociale e culturale del paese.
Il Festival è sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura, ha ricevuto il patrocinio e Media Partnership di RAI Liguria ed è stato realizzato in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova.