E’ da circa 100 giorni che non piove in modo significativo e c’è un serio problema di siccità per gli agricoltori nel “distretto padano”, dal Piemonte al Veneto.
Se la siccità sta colpendo il Po, i suoi affluenti Trebbia, Secchia e Reno sono ai minimi storici dal 1972, mentre Dora Baltea, Adda, Ticino registrano un -75% delle portate.
L’allarme viene lanciato dall’Osservatorio sulle crisi idriche convocato dall’Autorità di bacino del fiume Po – MiTe.
Proprio l’osservatorio parla di una “Situazione drammatica inPiemonte” dove in alcune zone è saltata la semina del grano e “saràproblematico dare il via alla stagione dell’irrigazione”.
Per questo l’Autorità chiede deroghe per i prelievi, a vantaggio di agricoltura e produzione di energetica idroelettrica.
“Condizioni estreme sono anche a Piacenza, Cremona e gran parte della zona piemontese”, spiega Meuccio Berselli, segretario generale di ADbPo-MiTe.
Berselli spiega come tra poco inizi la “stagione dell’agricoltura in cui dobbiamo prelevare acqua e distribuirla.” “E’ necessario – precisa Berselli – istituire le deroghe, consentire il prelievo e all’idroelettrico di produrre energia, perché in una situazione così drammatica per la geopolitica attuale noi dobbiamo portare a maturazione i nostri raccolti e fare energia idroelettrica”.
Senza contare che grandi laghi, quali il Lago Maggiore, siano riempiti solo al 30% sintomo che “la situazione è davvero di una siccità severa”.
Situazione più tranquilla in Liguria dove gli invasi, in particolare modo il Brugneto, non presenta problemi.
Il monitoraggio idrografico: https://www.agenziapo.it/content/monitoraggio-idrografico-0