Siamo alle solite cari miei. La Sampdoria passa in vantaggio, si fa raggiungere e rimane in inferiorità numerica e deve difendersi in tutti i modi per portare a casa un buon punto contro un Palermo veramente in palla.
La partita nella prima frazione di gioco è stata veramente bella, combattuta con parecchi rovesciamenti di fronte con tutte e due le squadre che avuto la possibilità di riuscire a fare centro.
Dopo neanche un minuto di gioco, l’osannato ex Emilio Audero sciaguratamente per il Palermo consegna di piede la palla a Massimo Coda, il quale non ha nessuna difficoltà a portare in vantaggio i blucerchiati.
Erano passati un minuto di gioco. La partita è stata, come abbiamo detto, combattuta, coriacea e devo dire la verità, entrambe le squadre hanno avuto la possibilità o di raddoppiare per la Sampdoria o di raggiungere il pareggio per il Palermo.
Così è stato e il centro avanti rosanero Pohjanpalo per la quarta volta consecutiva è riuscito di testa a insaccare su una respinta di Cragno di pugno proprio sulla testa del centravanti, ubicato dal dischetto del rigore.
Alla fine del primo tempo un 1-1 fra gli applausi di un pubblico veramente caloroso e numeroso con la tifoseria blu cerchiata e quella palermitana che si sono impegnati a 360° per sostenere i propri beniamini.
Nella seconda frazione di gioco il tenore della partita è sceso, si è giocato al piccolo trotto e fino al 60° nulla da evidenziare.
Poi lo sciagurato a Akinsanmiro, ripeto, sciagurato, è riuscito a farsi cacciare fuori dopo 2 minuti del suo ingresso in campo. Posizionato sulla trequarti avversaria, ha avuto un intervento maldestro, un controllo altamente insufficiente.
Il Palermo è scattato in contropiede e a Akinsanmiro si è dovuto attaccare alla maglia del giocatore palermitano e così l’arbitro non ha fatto altro che fuori il cartellino rosso e lasciare la Sampdoria in 10.
L’ennesimo con mancanza totale di cervello, di celluline grigie, se vogliamo essere gentili, da parte di alcuni giocatori blucerchiati che nell’arco del torneo sono costate parecchie defezioni agli uomini di Semplici.
A questo punto la Sampdoria si è arroccata nel suo fortino ed è riuscita in tutti i modi a mantenere il pareggio nonostante i tentativi di un Palermo che in Ranocchia, Gomez, Pohjanpalo e Brunori ha cercato in tutti i modi di portare i tre punti in Sicilia. Alberto Squeri