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Il Settimo Continente: 19 settembre alle 21 nella Sala Diana del Teatro Garage

“Il Settimo Continente” 19 settembre, alle 21 nella Sala Diana del Teatro Garage
“Il Settimo Continente” 19 settembre, alle 21 nella Sala Diana del Teatro Garage

Il 19 settembre, alle 21 nella Sala Diana del Teatro Garage di Genova (Via Paggi, 43b) va in scena “Il Settimo Continente”, uno spettacolo a ingresso gratuito fino a esaurimento posti proposto da La Ribalta Teatro, scritto e interpretato da Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani.

L’appuntamento fa parte della rassegna “Periferiche Visioni”, il progetto curato da Teatro dell’Ortica, Teatro Garage e Associazione culturale La Chascona che, attraverso spettacoli teatrali, laboratori e performance a ingresso gratuito, per oltre un mese e mezzo anima il territorio della Val Bisagno.

L’iniziativa è vincitrice del bando del Comune di Genova “Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova nell’ambito dell’Accordo di Programma MiC-Comune Capoluogo della città metropolitana di Genova – anno 2024”.

 “Il Settimo continente” è un’indagine sul rapporto tra l’uomo e la plastica che parte dal legame che ha unito questo materiale allo sviluppo della società contemporanea e alle abitudini quotidiane della collettività e degli individui.
Lo spettacolo è diviso in quattro “magie”, ovvero episodi, che rappresentano quattro punti irrisolti nel rapporto tra essere umano e plastica che i tre attori protagonisti, tentano di capire e di risolvere improvvisandosi maghi. Nel primo episodio li troviamo alle prese con la sfida di far scomparire una bottiglia, nel secondo li vediamo nascondere cartine di caramelle sotto il cuscino, nel terzo tentare disperatamente di capire cosa sia l’economia circolare e infine, nel quarto, perdersi in mezzo al mare a galleggiare come oggetti dimenticati, nel tentativo di ricordarli tutti uno per uno.

Uno spettacolo dallo stile comico surrealista, che prende in prestito alcune tecniche sviluppate dalla clownerie teatrale. Affiancando quindi il tema politico ambientale allo strumento del teatro comico, lo spettacolo si ispira al precetto Brechtiano di “ricreare il pubblico”: da un lato proponendo uno spettacolo comico e surreale, dall’altro ponendo l’attenzione civile su un tema globale.

Lo spettacolo è stato vincitore all’Earthink Festival nel 2018 ed è stato premiato a Giovani Realtà del Teatro nel 2018.