Giovedì 24 settembre, ore 17 a Palazzo Tursi, via Garibaldi 9 per i Dialoghi con Oliviero Ponte di Pino
Oliviero Ponte di Pino e -Il teatro in tempo di peste- giovedì 24 settembre a Palazzo Tursi (Genova) per i -Dialoghi- di Teatro Pubblico Ligure
La prima cosa che la peste portò ai nostri concittadini fu l’esilio.
Albert Camus
La XIII edizione di Dialoghi sulla rappresentazione, dedicati quest’anno a “La peste, da Omero al Covid”, rassegna prodotta da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi, prosegue giovedì 23 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9, Genova) con Oliviero Ponte di Pino che interviene su “Il teatro in tempo di peste”. Lo scrittore, giornalista e critico teatrale prende in esame i tanti esperimenti sul teatro realizzati i mesi scorsi, nel tempo delle restrizioni causate dall’emergenza sanitaria. Tanti gruppi hanno tentato di mantenere il rapporto con il pubblico provando alternative al teatro in presenza o con pochi spettatori, fino ad arrivare a proporre spettacoli per un unico spettatore. Numerose e vitali reazioni possibili che producono un interrogativo sulla definizione stessa del teatro. Ponte di Pino ha partecipato ai “Racconti in tempo di peste” realizzati da Teatro Pubblico Ligure sulla sua pagina Facebook durante i cento giorni di chiusura dei teatri, dal 9 marzo al 16 giugno 2020, e ancora a disposizione con oltre 468 mila visualizzazioni. L’ingresso a Palazzo Tursi e libero, con posti limitati nel rispetto delle norme anti Covid-19. Consigliata la prenotazione scrivendo a info@teatropubblicoligure.it o al numero 348 8706237.
“Dialoghi sulla rappresentazione – La peste da Omero al Covid” prosegue sabato 26 settembre (ore 16) a Palazzo Reale, con l’introduzione del giornalista Gian Luca Favetto, che da anni accosta il suo ruolo di scrittore all’attività di drammaturgo del Teatro Pubblico Ligure, va in scena il secondo appuntamento dei Racconti in tempo di peste, dedicato a un periodo storico successivo con La peste da Alessandro Manzoni ad Albert Camus. Corrado d’Elia e Chiara Salvucci partono dal grande, tragico affresco della peste di Alessandro Manzoni per arrivare fino alla peste esistenziale di Albert Camus. Giovedì 1 ottobre (ore 16) a Palazzo Reale sarà un cantastorie e verseggiatore come David Riondino a proseguire i Racconti in tempo di peste riportandoli a Genova con La peste “genovese” del 1348 nel Decameron di Giovanni Boccaccio. Infine, giovedì 15 ottobre (ore 17) a Palazzo San Giorgio sarà Ascanio Celestini a chiudere i XIII Dialoghi sulla rappresentazione con la sua Conversazione su un diario nei giorni del Covid-19, in cui l’attore romano condivide le riflessioni scaturite durante i mesi del lockdown.