Con Stefano i Pooh divennero ambasciatori dell’ambiente, per questo perdiamo un caro amico ed un compagno di mille battaglie
Un percorso parallelo iniziato sia per i Pooh che per il WWF Italia nel 1966. Noi vorremmo impegnarci per l’ambiente”. Iniziava così, negli anni ‘80, la storica collaborazione tra i Pooh e il WWF.
Di questa collaborazione Stefano D’Orazio fu da sempre il principale motore, era un’autentica macchina da guerra, ispirato e autenticamente innamorato della natura. Tantissime le iniziative fatte assieme nel corso di quasi 40 anni: decine di incontri nelle scuole, tournee di 40-50 date dedicate al WWF in tutta Italia (“Il 1989 è un anno dedicato interamente al WWF” si legge sul sito della band), l’adesione alla campagna per gli alberi, con l’invito a piantare alberi rivolto ai sindaci durante i concerti, la raccolta di firme per la campagna “Stili di vita” , la copertina del loro disco in carta riciclata, il “concerto per un’Oasi” registrato nell’Oasi WWF di Vanzago, vicino Milano. Il ricavato del brano fu devoluto interamente alla nostra associazione.
Ogni occasione era buona per promuovere la causa dell’ambiente e sostenere le battaglie del WWF: Il retro del disco “Uomini soli” fu dedicato dai Pooh alla nostra associazione, con un coupon che invitava i fan a iscriversi al WWF: arrivarono in poche settimane 20 mila adesioni.
“Stefano D’Orazio era una persona deliziosa e uno dei migliori amici del WWF – ricorda Fulco Pratesi, presidente onorario dell’associazione -. I Pooh sono stati nostri grandissimi sostenitori, con loro abbiamo vissuto una bellissima avventura. Ci legano a Stefano anni di militanza per l’ambiente in un’Italia diversa”.
Stefano D’Orazio era sempre pronto a trovare la chiave giusta per raccontare assieme la magia della natura e l’importanza di impegnarci tutti per la nostra terra. In questo senso i Pooh furono in Italia dei pionieri: capirono 50 anni fa l’importanza di mettere a disposizione la loro notorietà per una buona causa.