La sommelier è stata eletta nel corso della seconda edizione del concorso organizzato da Ais Liguria in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier
San Biagio della Cima – Nella splendida cornice di San Biagio della Cima (Imperia), si è tenuta, lunedì 26 febbraio 2024, la finale della seconda edizione del Trofeo Nazionale Miglior Sommelier del Rossese di Dolceacqua, un prestigioso concorso organizzato da Ais Liguria in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier.
La vincitrice del titolo di Miglior Sommelier del Rossese è Ilaria Lorini, appartenente all’Ais Toscana, che ha ricevuto il premio dalle mani di Marco Rezzano, presidente regionale di Ais Liguria.
Alla cerimonia erano presenti illustri personalità, tra cui il sindaco di San Biagio della Cima Luciano Biancheri, il responsabile dei concorsi nazionali di Ais Maurizio Zanolla e il responsabile regionale Vincenzo Galati.
Il secondo posto è stato conquistato da Massimo Tortora, sempre dell’Ais Toscana, mentre al terzo posto si è classificato Andrea Monaco, della Liguria.
Ilaria Lorini, originaria di Tavarnelle Val di Pesa (FI), agronoma e produttrice di gin, ha espresso la sua gioia per il prestigioso riconoscimento, sottolineando la sua passione per il mondo del vino e il suo costante impegno nel migliorare le proprie competenze.
Lorini ha descritto il concorso come un’opportunità per mettersi alla prova e confrontarsi con professionisti di alto livello, evidenziando il valore dello stimolo e dell’apprendimento continuo.
Il Trofeo Nazionale Miglior Sommelier del Rossese di Dolceacqua ha l’obiettivo di valorizzare la figura del sommelier e promuovere la conoscenza e la divulgazione del vitigno rossese.
L’iniziativa si articola in due fasi: una prova scritta a porte chiuse e una prova finale pubblica.
L’evento ha visto la partecipazione di sommelier provenienti da ogni angolo d’Italia, confermando il ruolo essenziale che essi rivestono nel mondo del vino come veri ambasciatori della cultura enologica, in grado di valorizzare vitigni e territori.
La passione, l’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti hanno reso l’esperienza del concorso ancora più preziosa e significativa per la comunità enologica.