Ieri i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia, coordinati dalla Procura europea, hanno eseguito diverse perquisizioni dando esecuzione anche a un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria tedesca nei confronti di una cittadina tedesca, domiciliata a Imperia, appartenente a un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata all’evasione di 33 milioni di euro di Iva.
L’attività d’indagine è scattata nell’ambito di una più ampia indagine condotta dagli uffici tedeschi dell’European Public Prosecutor’s Office e dall’Ufficio finanziario di Monaco di Baviera, nei confronti di sei indagati che avevano costituito, dall’inizio del 2022, un’associazione criminale transnazionale, operativa in diversi Paesi europei tra cui l’Italia.
Dalle indagini svolte è emerso, infatti, che gli indagati, tramite quattro società operative in Germania e in Italia nel commercio di test antigenici per il Covid, avevano posto in essere una frode all’Iva da 33 milioni di euro, perpetrata con lo schema della cosiddetta “frode carosello”.
In sostanza, la società avente sede a Imperia, con stabile organizzazione in Germania, acquistava la merce da società tedesche registrando fatture come cessioni intracomunitarie e quindi in esenzione di imposta, per poi rivenderla ad altre società localizzate in Germania, con la conseguenza che, per le società, si generava un credito Iva e il debito nei confronti della sua stabile organizzazione non veniva pagato al Tesoro tedesco.
L’operazione, che ha visto impiegati circa 20 finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Imperia nell’esecuzione di 8 perquisizioni in diverse abitazioni e uffici, si è conclusa con il sequestro di materiale informatico, documentazione amministrativo/contabile, di un Suv di grossa cilindrata e di 8 orologi di lusso dal rilevante valore economico e con l’arresto di uno dei membri dell’associazione a delinquere.
I finanzieri, inoltre, operando in stretta sinergia con il personale dell’Ufficio finanziario di Monaco di Baviera, nel corso delle perquisizioni hanno anche acquisito importanti informazioni utili alla localizzazione di un altro membro dell’organizzazione criminale, nel frattempo tornato in Germania, consentendo quindi ai colleghi di arrestarlo nel suo Paese.