“Genova attende da quattro mesi che le gru demoliscano quel che resta del Ponte Morandi, e che parta la realizzazione del nuovo viadotto. Ma domani le gru serviranno solo per la cerimonia di Bucci, Toti e Rixi, e poi quando si spegneranno i riflettori tutto resterà come prima”.
Già affidati i lavori per la demolizione, addirittura prima del dissequestro delle aree da parte dei magistrati genovesi, ma i consiglieri comunali del Pd oggi hanno attaccato lo stesso il sindaco e Commissario di governo, il governatore ligure e il viceministro genovese delle Infrastrutture e Trasporti.
“Oggi pomeriggio – ha infatti sottolineato Marco Bucci – abbiamo firmato il decreto per la demolizione e lo smistamento delle macerie. I lavori s’iniziano stasera. Ci sono già le gru sul posto e domani mattina faremo l’inaugurazione”.
Affidati lavori per demolizione: ci sono le genovesi Vernazza, Ireos e Fagioli. No Autostrade
“La città – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – attende da 122 giorni indicazioni certe sulla demolizione e sulla ricostruzione del viadotto (chi eseguirà i lavori, in quali tempi, con quale progetto, con quali risorse) mentre Autostrade annuncia il ricorso contro la normativa di emergenza, e qualche impresa comincia a defilarsi.
Nella totale incertezza di questi quattro mesi l’unico punto fermo è che domani si faranno le foto.
Nessun contratto è stato sottoscritto per i lavori di demolizione ma soltanto un affidamento provvisorio per consentire la cerimonia di domani.
Non siamo nemici dell’ottimismo, ma vorremmo trasparenza e verità. Vorremmo che gli annunci diventassero finalmente fatti.
E invece i tempi si allungano. Le luci del Natale si accendono, mentre quelle delle aziende in zona rossa si sono spente per sempre. Lasciando a casa i lavoratori, che ad oggi, non hanno ancora alcuna garanzia per il futuro”.