Fauna selvatica: in Liguria, con caccia chiusa e meno movimento di persone, i cinghiali si avvicinano sempre di più ai centri abitati e si moltiplicano i danni.
Con l’emergenza Coronavirus salgono a oltre due milioni i cinghiali che, a livello nazionale, circolano senza freni per campagne e città, danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza delle famiglie.
E’ quanto afferma Coldiretti Liguria, in riferimento alla moltiplicazione degli avvistamenti di cinghiali e animali selvatici che, sempre più spesso, anche nella nostra regione, si spingono nei centri abitati, con segnalazioni sia nei paesi sia nelle grandi città, partendo dal capoluogo ligure, dove ormai, da tempo, girano indisturbati. La situazione è ora aggravata dal fatto che con l’emergenza sanitaria in atto, a livello nazionale, spesso sono stati sospesi i servizi di contenimento e i selezionatori, chiusi gli ambiti territoriali di caccia, mentre la polizia provinciale è, giustamente, impegnata nei controlli stradali per la quarantena.
“Non sono a rischio solo i raccolti, resi più preziosi in questo momento dalla necessità di assicurare adeguate forniture alimentari con l’emergenza Coronavirus – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ma anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali. In Liguria, i cinghiali scorrazzano indisturbati anche nel capoluogo regionale dove sono stati persino segnalati, oltreché sulle alture, nel quartiere residenziale di Castelletto scendendo fino al Porto Antico, e lungo tutto l’alveo dei torrenti Polcevera e Bisagno. Da mesi, le sempre più frequenti incursioni della fauna selvatica, hanno reso, inoltre, difficile la vita dei nostri imprenditori agricoli, che hanno dovuto fare i conti con gravi danni ai campi coltivati, dove continuano a venir danneggiate le fasce e i classici muretti a secco, mentre viene fatta razzia nei raccolti e minacciati gli animali della fattoria. Ad essere in pericolo inoltre sono anche la salvaguardia del territorio, l’incolumità delle persone e la sicurezza stessa degli animali, dato che un così alto numero di esemplari come ora, facilita l’insorgere di epizoozie. La popolazione degli animali selvatici nell’interesse di tutta la società, deve essere affrontata con decisione, dal momento che non è più solo una questione di risarcimenti, ma è diventato un fatto di sicurezza alle persone. Gli incidenti stradali, al momento sono diminuiti solo perché, con le disposizioni che dobbiamo seguire, circola meno gente, ma non appena si tornerà ai ritmi soliti il rischio sarà molto alto. Sono necessarie, quindi, misure straordinarie da mettere in campo urgentemente”.