In Valbisagno un evento dedicato ai libri. Appuntamento con “Da donna a donna” il 27 maggio alle 16 all’Auditorium Biblioteca Saffi.
In Valbisagno un evento dedicato ai libri, venerdì a Genova Molassana.
Con Flora Cordone, Elena Conforti e Camilla Ricciardi.
Venerdì 27 maggio a partire dalle ore 16 c/o Auditorium Biblioteca Saffi in Via Molassana 74E/r a Genova, un evento da non perdere che rientra nella IV edizione della Festa del libro e della lettura in Valbisagno organizzato da Municipio Iv Media Val Bisagno insieme alle realtà aderenti al Patto di Collaborazione.
La responsabile della Biblioteca dell’UDI Flora Cordone ci porterà alla riscoperta dell’Archivio Lidia Menapace,
mentre l’autrice genovese Elena Conforti racconterà la vera essenza del suo libro “Sotto vero nome” edito da Scatole Parlanti con l’influencer Camilla Ricciardi, a sua volta autrice di un libro sulla sua storia personale pubblicato per De Ferrari Editore.
L’incontro sarà incentrato sull’importanza di avere il coraggio di accettarsi per quello che si è senza paura dei pregiudizi e degli stereotipi, sulla bellezza di essere donne in tutte le sfaccettature più diverse.
L’evento “Da donna a donna” verrà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook Sotto vero nome e Municipio Iv Media Val Bisagno e sulla pagina Instagram camillaricciardiofficial.
Interverranno la relatrice Simona Cappelli – Comunicazione e Ufficio Stampa e il giornalista di Radio Sanremo Claudio Gambaro.
La cornice prestigiosa di questo incontro “Da donna a donna”, sarà un’esposizione che permetterà di rivivere, dal punto di vista delle femministe dell’UDI, le più grandi conquiste femminili dei decenni scorsi:
dal diritto al divorzio, all’istituzione degli asili nido, dal diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, alla legge per i consultori, dalla festa dell’ 8 marzo, alle lotte contro la violenza di genere.
Un tuffo nel passato attraverso i manifesti e le fotografie dell’archivio dell’UDI di Genova, che ha l’obiettivo di comunicare alle giovani generazioni e far arrivare loro il messaggio che i diritti delle donne sono i diritti di tutta l’umanità e che, se non vengono tenuti in vita, possono decadere.