Il presidente di Ucina-Confindustria Nautica Saverio Cecchi e il direttore commerciale del Salone Nautico di Genova, Alessandro Campagna, risultano indagati per corruzione dalla Procura di La Spezia, nel solco dell’inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova che ha portato all’arresto ai domiciliari del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del suo capo di gabinetto, l’ex sindaco di Portovenere Matteo Cozzani.
Per Cecchi e Campagna è stata disposta la misura interdittiva del divieto di attività di impresa e uffici, di esercitare professioni, imprese o uffici direttivi.
La Procura spezzina contesta i provvedimenti di Regione Liguria per aumentare i finanziamenti al Salone Nautico di Genova grazie alla presunta intercessione di Cozzani.
Inoltre, il fratello di Cozzani, imprenditore nel settore del packaging, secondo l’accusa avrebbe offerto una grossa fornitura d’acqua, al prezzo di 10mila euro, per l’esposizione nautica genovese.
In sintesi, secondo quanto riferito, i pm e la Guardia di Finanza contestano che la società organizzatrice I Saloni Nautici, di cui Cecchi è legale rappresentante, precedentemente avrebbe ottenuto 400mila euro a carico di Regione Liguria.
Tuttavia, pochi mesi prima delle elezioni, risulta che la giunta regionale abbia approvato una delibera che attinge a finanziamenti europei per portare la somma complessiva a 730mila euro.
E negli stessi giorni viene approvata una legge regionale che riconosce la “strategicità” della manifestazione, permettendo di ampliare ulteriormente la dotazione in futuro grazie ai fondi Fesr.
Un’operazione di cui Cozzani, capo di gabinetto di Toti e coordinatore della campagna elettorale del 2020, si sarebbe attribuito il merito parlando con Cecchi.