Inchiesta su presunta corruzione al porto della Spezia. Cinque patteggiamenti e sei rinvii a giudizio, tra cui quello dell’ex presidente Lorenzo Forcieri.
E’ la prima svolta del procedimento sulla presunta “malagestione” dell’Autorità portuale della Spezia, che era partita nel novembre 2016 con le indagini degli investigatori della Guardia di Finanza sui presunti reati di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e corruzione.
Stamane si è tenuta l’udienza preliminare. L’ex dirigente dell’authority ha patteggiato 4 anni, l’ex segretario generale 1 anno e 4 mesi, l’imprenditore Marco Condoti 1 anno e 4 mesi, l’imprenditore Massimo Terenziani 3 anni e 6 mesi.
Patteggiamento anche per Alessandra Albanese a 1 anno e 4 mesi.
Il gup ha inoltre determinato sanzioni di 26mila e 11mila euro a carico delle aziende Infoporto e Mccw, coinvolte dall’indagine.
Il giudice ha quindi rinviato a giudizio l’ex presidente del porto Lorenzo Forcieri (ex sottosegretario della Difesa nel governo Prodi, ex senatore del Pd ed ex candidato sindaco alla Spezia), il responsabile dell’istituto di vigilanza ‘La Lince’ Matteo Balestrero, l’ex presidente del collegio dei revisori dei conti Massimo Vigogna, Angela Fruzzetti, il funzionario Davide Vetrala e il dipendente di un’azienda controllata dell’ente di via del Molo, Giacomo Erario.
Il processo s’inizierà il prossimo 13 febbraio.