Indifferenziata 5 quintali, lattine e plastica 25 chili, vetro 40 chili, rifiuti ferrosi 150 chili. È il “triste bottino” raccolto da 100 volontari che ieri hanno pulito una parte del torrente Bisagno a Genova.
All’elenco vanno aggiunti: due batterie per auto, una bombola di gas, un carrello della spesa, la sospensione di un camion con ruota attaccata, un casco da moto, un pallone da calcio e uno da basket sgonfi, tantissimi residui di fuochi d’artificio.
“È evidente che sia necessario recuperare il rapporto ecologico con i torrenti che sono un sistema vivo e rappresentano un importante indicatore sullo stato di salute delle nostre città – ha commentato Santo Grammatico presidente di Legambiente Liguria – dal Bisagno, tra l’altro, viene prelevata parte dell’acqua potabile a servizio della città. Quanto abbiamo raccolto oggi è certamente un segno di inciviltà”.
La pulizia del Bisagno è stata l’occasione per sancire la prima uscita dei volontari del progetto #Vogare che ha effettuato il monitoraggio scientifico dei rifiuti raccolti.
Il progetto “VOGARE” intende realizzare una ricerca nell’ambiente marino costiero e torrentizio dei principali organismi viventi che li caratterizzano, con l’obiettivo di analizzarli e classificarli per comprendere la qualità ecologica degli ambienti stessi e il livello della loro compromissione dovuta alla pressione antropica e ai cambiamenti climatici.