“A chiarimento dei molti comitati di cittadini interessati agli indennizzi degli immobili in Val Polcevera e ai gruppi consiliari che, in maniera impropria, chiamano in causa la legge Pris (Programma regionale di intervento strategico) per i criteri degli indennizzi stessi la giunta regionale” ieri ha diramato una nota stampa per “specificare” quanto segue.
“Con l’approvazione del Decreto Genova da parte del Governo e del Parlamento, è la legge nazionale a stabilire i criteri e la platea degli indennizzati.
La legge Pris regionale deve intendersi totalmente superata e sostituita dalla legge nazionale.
Ogni eventuale variazione ai criteri e alla platea degli indennizzi dovrà essere dunque proposta dalle forze politiche al legislatore nazionale e al Governo, che dovrà approvarla modificando la ‘Legge Genova’ con norma primaria.
La legge regionale Pris comporta l’individuazione di un soggetto attuatore responsabile degli indennizzi.
Nel caso del ponte Morandi, Autostrade per l’Italia, che si era impegnata ad indennizzare gli aventi diritto entro il 15 novembre.
L’articolo uno della ‘Legge Genova’ estromettendo Autostrade per l’Italia da ogni attività che riguardi il cantiere del ponte, ne ha causato la decadenza anche come soggetto attuatore della legge Pris, configurando, ipso facto, una seconda fattispecie di inapplicabilità dello stesso Pris”.