Il gruppo dopo aver rubato ben 18 Rolex li abbandonava per strada per la presenza dei passanti
Nel corso degli ultimi mesi la Polizia di Stato di Genova, in collaborazione con la Divisione Si.Re.Ne. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha rintracciato all’estero cinque lituani destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la rapina commessa il 20 agosto 2019 in una nota gioielleria di Rapallo.
In quell’occasione, tre persone si erano introdotte a volto scoperto nell’esercizio commerciale e, mentre uno dei tre minacciava con una pistola una dipendente, gli altri due, dopo aver infranto con una mazza ed una accetta le vetrine, si erano impossessati di 18 orologi Rolex in esposizione, per un valore di poco meno di duecentomila euro.
La borsa contenente la refurtiva veniva ceduta dai rapinatori ad un quarto soggetto che li aspettava all’esterno, che tuttavia era costretto di lì a poco a disfarsene poiché alcuni passanti lo stavano seguendo, con l’intento di segnalarne i movimenti alla Polizia.
Dai successivi accertamenti venivano identificati cinque lituani, che si erano recati in Italia appositamente per la commissione del reato.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla locale Procura della Repubblica hanno consentito di individuare, oltre ai tre che materialmente erano entrati all’interno della gioielleria e al quarto complice che aveva ricevuto il bottino subito il colpo, anche un quinto soggetto, che aveva eseguito una serie di sopralluoghi al fine di una perfetta pianificazione del delitto.
Ma la scaltrezza e la capacità organizzativa dei malviventi è stata vanificata, nell’immediatezza, dalla presenza di numerosi villeggianti nella nota località balneare ligure i quali, nonostante il pericolo rappresentato dall’arma esibita da uno dei rapinatori, con coraggio e profondo senso civico, segnalando alla Polizia il verificarsi dei fatti con tempestività e precisione, costringevano i malviventi a disfarsi repentinamente del maltolto e a darsi alla fuga.
Le indagini degli uomini della Squadra Mobile genovese, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di identificare i responsabili del grave delitto, ricostruirne con esattezza i movimenti precedenti e successivi alla rapina e localizzarli all’estero, grazie al sinergico contributo della Divisione Si.Re.Ne. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
A questo punto è stato possibile estendere in ambito europeo il provvedimento restrittivo della libertà personale a carico dei ricercati, nel frattempo emesso dal locale G.I.P. e, stretta la rete, arrestare i lituani, rintracciati in Spagna, Repubblica Ceca e Lituania.
Gli arrestati sono V.D. 43anni, D.S. 46 anni, V.Z. 35 anni e, infine, A.S. 34 anni.
I predetti sono ora in attesa dell’espletamento delle procedure estradizionali per rispondere del delitto in Italia.
Il quinto componente del gruppo, G.S., di 24 anni, invece, si trova attualmente agli arresti domiciliari in Lituania e pertanto il provvedimento a suo carico verrà eseguito una volta terminata la misura nel Paese d’origine.