SAVONA. 26 NOV. Saranno accompagnati dal noto giornalista e critico d’arte Adalberto Guzzinati gli appassionati d’arte albenganesi che andranno ad Alba per visitare domenica la mostra “Burri la Poesia della materia”, che ha già avuto decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.
La mostra è ospitata nelle sale delle esposizioni della Fondazione Ferrero.
“Si tratta- spiega lo stesso curatore Bruno Corà, Presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri- di un’ampia rassegna di opere scelte tra il suo repertorio maggiore, a partire dal 1945, con i primi “Catrami” (1948) e poi fino alle ultime opere “Oro e Nero” datate 1993, prossime alla sua scomparsa avvenuta nel 1995. La mostra è volta a mettere in risalto come l’entità poetica non sia appannaggio esclusivo della scrittura in versi, bensì di ogni altro linguaggio dell’arte, dalla pittura alla musica, capace di portare alla luce l’essenza profonda della realtà”.
Un evento dunque di notevole importanza per poter ammirare alcune fra le più importanti e rappresentative creazioni di Alberto Burri, il Maestro scomparso a Nizza, all’ età di 80 anni nel 1995, che fece del linguaggio materico e poetico il simbolo del suo stile. Capace di decostruire il reale, con un uso personalissimo dei materiali, ha saputo creare un nuovo mondo insieme concreto e poetico. Metallo, plastica, legno, iuta, catrame e corda utilizzati fra loro in vario modo creano un nuovo linguaggio informale dal perfetto equilibrio compositivo che lo hanno reso uno dei più grandi artisti del Novecento.
“Si tratta- ci ha spiegato lo stesso Guzzinati- di una mostra di assoluto livello, di una occasione imperdibile non solo per chi ama Burri, ma anche per tutti coloro che vogliano approfondire la propria conoscenza su un protagonista assoluto dell’arte europea della seconda metà del Novecento. In mostra ci sono pezzi di grande bellezza già esposti nei più importanti musei del mondo ed in storici eventi quali la Biennale di Venezia”.
La mostra della benemerita Fondazione Ferrero, aperta fino al 30 gennaio 2022, è stata finora un successo ed è stata visitata da studenti, giornalisti, collezionisti, galleristi, studiosi ed appassionati provenienti da tutti i continenti.
La mostra, che è ad ingresso gratuito, è visitabile presso la Fondazione Ferrero (in Strada di mezzo ad Alba) nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19, mentre il sabato, la domenica e nei giorni festivi è aperta dalle ore 10 alle19.
CLAUDIO ALMANZI