Il violinista Alessandro Quarta promotore dell’iniziativa “Arte è vita, salviamo lo spettacolo dal vivo!”
Il violinista di fama internazionale ALESSANDRO QUARTA si fa promotore di un’iniziativa volta a difendere tutti coloro che vivono di arte e a non abbandonare la cultura in questo momento di difficoltà.
L’artista ha lanciato un appello sui suoi canali social, condividendo il testo del manifesto “ARTE È VITA, SALVIAMO LO SPETTACOLO DAL VIVO!”, scritto con la collaborazione di Danilo Rossi, prima viola della Scala, il violoncellista di fama internazionale Mario Brunello e l’attore Alessio Boni.
«L’Arte è vita, respiro. E il nostro Paese, per eccellenza, vive di Arte e ne respira la condivisione. Tutti abbiamo bisogno di teatri, auditorium, sale, musei, gallerie. Per noi quello è il campo di battaglia: è lì che troveremo il modo per combattere questo nuovo nemico. All’Arte e agli artisti non basta lo streaming: lo streaming è solo un ruscello, l’Arte un fiume in piena. Gli spettacoli dal vivo muovono un mondo che non appare sul palcoscenico: registi, sceneggiatori, drammaturghi, coreografi, tecnici audio, tecnici luci, manager, uffici stampa, promoter, organizzatori, impiegati amministrativi, agenti di spettacolo, scenografi, costumisti, montatori, fotografi, operatori del cinema, sarti, truccatori, parrucchieri, trasportatori, addetti alle pulizie, alla biglietteria, addetti di sala, maschere, giornalisti di settore. Anche tra gli artisti sul palco c’è un mondo di lavoratori senza garanzie: professori d’orchestra, coristi, ballerini “aggiunti”, compagnie teatrali, gruppi di musica da camera, associazioni culturali, associazioni concertistiche, attori, musicisti, cantanti e ballerini freelance, doppiatori, comparse, orchestre, compagnie di ballo e teatri autonomi. Lo streaming non può sostituire lo spettacolo dal vivo. L’artista ha bisogno della vita del pubblico e il pubblico ha bisogno dell’energia dell’artista. Un violino Stradivari porta con sé la storia del suo suono: nato in un bosco, non potrà mai essere riprodotto fedelmente da nessuna tecnologia. Allo stesso tempo, lo spettatore digitalizzato non è paragonabile a quello dal vivo che, appunto, vive l’opera d’arte insieme a chi, in quel momento, la sta creando. Così come è importante che in Italia ripartano fabbriche, ristoranti, negozi e quant’altro, è fondamentale che il mondo dello spettacolo dal vivo non rimanga indietro: chi vive di Arte non può attendere all’infinito e se l’Italia ha bisogno di tornare a vivere, ha bisogno anche di Arte. Difendiamo la cultura, difendiamo l’Arte, le emozioni, gli artisti, i lavoratori dello spettacolo, soprattutto quelli con meno diritti. Difendiamo il pubblico, difendiamo l’Italia!»
Sono tantissimi i personaggi del mondo dello spettacolo ad aver sposato questa causa e ad aver firmato questo manifesto:
Alessandro Quarta, Danilo Rossi, Amii Stewart, Simone Cristicchi, Luca Barbarossa, Andrea Mingardi, Vinicio Capossela, Red Canzian, Andrea Lucchesini, Mario Brunello, Paolo Fresu, Massimo Quarta, Anna Maria Chiuri, Maria Agresta, Omar Pedrini, Marco D’Amore, Pino Insegno, Luigi Lo Cascio, Marcello Prayer, Sergio Rubini, Roberto Aldorasi, Massimiliano Volpini, Ascanio Celestini, Alessio Boni, Damiano Micheletto, Serra Yilmaz, Francesco Niccolini, Federica Fracassi, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Damiano Michieletto.