E0 successo ieri 1 settembre. L’insegnante ha anche chiamato le forze dell’ordine
Ieri, 1 settembre, nel momento di firmare il foglio per “il consenso informato” alla vaccinazione anti Covid 19 davanti al medico dell’hub vaccinale del Teatro della Gioventù, Monica Chiavello, 48 anni, maestra di scuola elementare al Lagaccio, prima di firmare scrive: “Mi sento costretta a sottopormi a questa vaccinazione perché rischio il posto di lavoro e sono monoreddito”.
Poi “Accetto di essere vaccinata dal momento che, sotto coercizione e non per mia volontà devo sottopormi come ‘cavia’ in un vaccino in cui non credo a causa della sospensione dello stipendio. Non mi ritengo responsabile di eventuali danni o ‘effetti avversi’ alla mia persona e, in tal caso, pretendo di essere risarcita dallo Stato”.
A quel punto il medico, evidentemente imbarazzato, ha deciso di non vaccinare la donna. La dichiarazione della donna, infatti, non è stato ritenuta dai medici idoneo per procedere alla vaccinazione
L’insegnante, che si dice di essere “contraria a questo vaccino che è sperimentale” e di non essere una “no vax”, ha poi deciso di contattare le forze dell’ordine e ha annunciato di voler procedere con una causa.
Ha così incaricato il suo legale Daniele Granara che ha depositato alla Camera e al Senato la petizione con 27.252 mila firme di docenti, personale amministrativo e tecnico, genitori, contro il Green pass a scuola.