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(In)Sicurezza e migranti, M5S: no ai Centri permanenza e rimpatrio

Fabio Tosi (foto d'archivio)

“Il Governo ha respinto oggi alla Camera tutti i nostri ordini del giorno al decreto Sud che chiedevano di riconsiderare la sua decisone di costruire nuovi Cpr in tutte le regioni e di raddoppiare la capienza di quelli esistenti.

Una scelta che giudichiamo insensata, inutile e anzi dannosa da molti punti di vista.

Questa operazione trasformerebbe il territorio nazionale in un gigantesco hot-spot di trattenimento a lungo termine di migranti, facendo dell’Italia proprio quel campo profughi d’Europa che Meloni andava dicendo di voler scongiurare.

Infatti, la teoria del Governo in base alla quale l’incremento dei Cpr, necessario alla luce dell’allungamento a un anno e mezzo del trattenimento di migranti, consentirebbe un incremento dei rimpatri è smentita dai fatti.

Anche in passato, in costanza della vigenza di un trattenimento pari a 18 mesi, il numero dei rimpatriati è rimasto costante, pari al 50% dei migranti trattenuti.

Di contro, disseminare la penisola di Cpr sovraffollati pone un serio problema di sicurezza: i sindacati di Polizia hanno prefigurato il rischio di ‘bombe sociali’ e chiarito che occorrono almeno cento agenti al giorno per ciascuna struttura, sguarnendo così la sicurezza del territorio, non essendo stato previsto un piano di assunzioni ad hoc”.

Lo ha dichiarato ieri il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Fabio Tosi a margine del respingimento degli ordini del giorno, uno per ciascuna regione italiana, che per la Liguria è stato firmato dal deputato M5S Roberto Traversi, per contrastare la costruzione dei Centri di permanenza e rimpatrio degli stranieri.

“Tutto questo – ha aggiunto Tosi – a dimostrazione della democraticità di questo Governo che parla tanto di autonomia, in deroga alle disposizioni normative e amministrative delle regioni, delle province autonome o degli enti locali.

Sì, perché tutta questa operazione viene militarizzata a scopi di sicurezza nazionale, con l’effetto di estromettere totalmente la concertazione con regioni ed enti locali.

Il Governo decide di tirare dritto e di non mollare sui Cpr? Bene, nemmeno noi: il M5S continuerà a battersi contro questa follia sia a livello nazionale che sui territori.

Il Governo Meloni la deve smettere di fare propaganda sulla pelle dei cittadini.

La destra nazionale, che in campagna elettorale aveva promesso tutt’altro, dimostra ancora una volta di non avere il polso dei territori e di non conoscere i reali problemi delle singole regioni.

I cittadini genovesi, ad esempio, hanno più volte manifestato il loro dissenso per le scelte sbagliate operate in tema di accoglienza, integrazione e sicurezza”.