Secondo uno studio pubblicato su “Diabetologia” chi soffre di insonnia rischia maggiormente l’insorgenza di diabete tipo 2
Diabetologia è una delle principali riviste scientifiche dell’omonima branca medica, la rivista ufficiale dell’EASD (Associazione Europea per lo studio del Diabete) che viene diffusa sia per via cartacea che digitalmente. Poco tempo fa sulle pagine di questo magazine specialistico è comparso uno studio che ha certificato cinquantacinque fattori che influiscono sul diabete: alcuni possono peggiorarlo, altri migliorarlo (e dunque prevenirlo o ritardarlo), per altri ancora non sono state trovate prove a sufficienza per ipotizzare un collegamento e quindi sono detti “suggestivi” su cui indagare in modo più approfondito.
Sulla base delle evidenze che sono scaturite dalla ricerca effettuata, l’insonnia è stata riconosciuta come uno dei fattori che possono aggravare un diabete di tipo 2. Per ora lo studio è stato provato empiricamente su un campione di oltre undicimila persone che soffrono di questa patologia. In base ai risultati ottenuti, è risultato chiaro che chi non riesce a dormire secondo tempistiche regolari tende ad ammalarsi di diabete tipo 2 con una probabilità del 17% in più rispetto a tutti gli altri che non devono combattere contro l’insonnia.
Altri fattori che, come l’insonnia, potrebbero aggravare notevolmente le condizioni di un diabetico sono la depressione, l’angoscia, uno stato continuo di forte stress e l’assunzione eccessiva di caffè e altre bevande eccitanti. Insomma, con queste premesse, quasi tutti quelli che sono predisposti al diabete potrebbero rischiare di soffrire di questa patologia e le conseguenze per la qualità della vita potrebbero essere di entità molto severa.
La qualità del sonno dipende da tante variabili, sia di ordine fisico che psicologico: abbiamo visto durante il lockdown della scorsa primavera come tante persone abbiano raccontato di avere tantissime difficoltà a dormire in maniera regolare e rilassata, il cui motivo era chiaramente legato all’ansia, alla paura e al senso di precarietà.
Sebbene non esista al momento alcun farmaco miracoloso in grado di prevenire efficacemente l’insorgere del problema, ci sono numerosi trattamenti che possono ritardarlo. Innanzitutto, andrebbero evitati per quanto possibile i fattori sopra elencati e cercare di adottare uno stile di vita sano e morigerato.
Esistono molti integratori e certe tisane che hanno degli effetti positivi sul nostro corpo in questo senso. Tra i prodotti naturali è particolarmente indicato il ricorso alle proprietà della curcuma per regolare i livelli di zucchero disciolto nel sangue e il suo potere antinfiammatorio, aiuta la digestione favorendo una migliore qualità anche del sonno.
Nella routine quotidiana, per tenere lontana da possibili sorgenti del diabete è bene sostituire le tre o quattro tazzine di caffè che molti bevono nell’arco della giornata con una salutare tisana a base di curcuma e zenzero, che è efficace anche come antiossidante e disinfettante per l’organismo.
Oltre all’alimentazione, che sicuramente è uno degli aspetti più importanti, ci sono anche altri strumenti che possono essere utili per intervenire sull’aspetto mentale e interiore: uno di questi è la pratica della meditazione. Questa pratica è sempre più diffusa e, visti i tempi che corrono, andrà ad aumentare nel prossimo futuro.