Due partite in tre giorni. Il Genoa per il match di Serie A, il Barcellona per la Champions League. Impensabile per il tecnico nerazzurro non fare calcoli, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse nel pletorico organico a disposizione. L’abbondanza è di casa, le qualità pure. “In campionato si trovano insidie dietro ogni angolo” ammonisce il tecnico toscano, artefice dalla rinascita del team nerazzurro, riportato sotto la sua guida nella manifestazione internazionale più importante dopo anni di assenza. “Le ultime prove degli avversari lo confermano. Con il Milan poteva finire in maniera diversa e questo dà la misura di cosa sia riuscito a fare il Genoa”.
Allentare la pressione per queste due partite. Cercare di alleggerire la testa dei suoi, facendo ricorso al turn-over per non disperdere montagne di energie, in vista del successivo match con gli spagnoli. “Qualcosa di diverso ci sarà. Quale che siano le rotazioni sarà sempre l’Inter a scendere in campo… Dobbiamo credere nel fatto di essere una squadra fortissima e capace di giocare un calcio importante. Bisogna prevenire quel che può succedere nelle prossime partite, facendo la somma delle fatiche seguenti. Guardando alla condizione psico-fisica dei calciatori, sono tutti nelle condizioni di giocare e dare il loro contributo”.