Intesa Comune e Città Metropolitana con Finanza su opere Pnrr. Firmato protocollo per favorire controlli e prevenire illeciti
Le firme nel palazzo della Città Metropolitana d parte del Sindaco Marco Bucci e del Comandante della G.d.F. Gianluca Campana.
La Città Metropolitana e il Comune di Genova hanno sottoscritto con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lungomare Canepa due protocolli d’intesa a salvaguardia delle risorse del Pnrr e delle misure urgenti relative al fondo complementare e altri programmi cofinanziati dai fondi dell’Ue.
L’obiettivo è garantire l’uso lecito delle risorse che saranno impiegate nei prossimi anni per i cantieri. Nel dettaglio, la Città Metropolitana e il Comune di Genova si impegnano, per il prossimo biennio, a fornire al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle input sulla ricorrenza di possibili irregolarità di cui vengano a conoscenza in qualità di soggetti attuatori dei progetti e dati e informazioni sulle imprese che hanno vinto gli appalti.
“Bisogna fare in modo che tutti gli investimenti che vengono fatti portino un frutto per i cittadini ma questo deve avvenire in maniera corretta, senza scorciatoie e senza intenti illeciti – ha detto il massimo inquilino di Tursi Marco Bucci.
Che poi ha precisato –“Durante la costruzione del Ponte San Giorgio avevamo messo a punto un protocollo speciale con la Prefettura per chi entrava nei cantieri registrando le impronte digitali di tutti quelli che entravano nei cantieri e questo ci ha permesso di accorgerci di cose che non avremmo saputo altrimenti.
Oggi firmiamo un protocollo che consente di avere un’azione proattiva sui lavori e controllare prima che le cose vengano fatte, anticipare possibili problemi. L’intesa consente di risparmiare in caso di problemi e di non creare interruzioni”.
Il lavoro della Guardia di Finanza in tal senso non inizia oggi: “Negli ultimi due anni siamo già partiti con controlli soprattutto preventivi sui cantieri – ha spiegato il Comandante Gianluca Campana – abbiamo controllato appalti per 40 milioni di Euro e 17 milioni di risorse pubbliche e riscontrato irregolarità, soprattutto relative all’indebita percezione di crediti, per 1,3 milioni di Euro”.
Marcello Di Meglio