Da mercoledì 8 a sabato 18 luglio presso la Sala Mercato inizia la 25° Rassegna di Drammaturgia Contemporanea e riapertura delle sale del Teatro Nazionale di Genova
Dopo l’apertura del 1° luglio con Fly Me to the Moon, una brillante commedia dell’irlandese Marie Jones, diretta da Carlo Sciaccaluga, con il secondo spettacolo si cambia decisamente registro.
Io amo la morte, come voi amate la vita è ispirato a fatti realmente accaduti nella Francia del 2012, quando il responsabile di un sanguinoso attentato in cui persero la vita sette persone venne individuato e circondato. Lungi dall’arrendersi, per trentadue estenuanti ore, Mohamed Merah, l’autore della strage, parla con un agente di polizia incaricato di stanarlo. Due giovani uomini, entrambi francesi di nuova generazione e musulmani, si ritrovano così dai lati opposti della barricata, pronti a lottare strenuamente per difendere la propria visione del mondo.
La pièce attinge dal vero colloquio, duro, aspro e a tratti surreale che ebbe luogo fra i due, interpretati in scena da due giovani attori della nostra Scuola, Lorenzo Satta e Alessio Zirulia, diretti da Barbara Alesse che ha curato anche la traduzione del testo e che ha presentato così il suo lavoro: «Quando nel 2017 fu messo in scena al Festival d’Avignone, si levarono critiche da più parti: i parenti delle vittime, numerose associazioni e perfino la Ministra della Cultura israeliana chiesero che lo spettacolo fosse annullato. La paura era che Merah risultasse troppo “umanizzato”, che si potesse avere pietà di un terrorista così spietato. Eppure la persona che ci troviamo davanti è un ragazzo di ventitré anni, come ce ne sono molti. Ed è proprio questo il problema che fatichiamo ad affrontare: il male ha un volto comune, ha gli occhi vispi e sognanti di un ragazzo che non incute nessuna paura. Quegli stessi occhi li ritroviamo nel poliziotto anche lui giovane e musulmano. Solo un muro li divide, ma è l’emblema della contrapposizione di due vite diametralmente opposte».
Il testo di Kacimi è anche un terribile atto di accusa, che si staglia come un momento di rara e feroce lucidità. Chi è quel giovane terrorista? Perché ha deciso di colpire?
Tutti interrogativi che indagano l’essenza dell’uomo e il labile confine fra ragioni e torto, fra legge e giustizia in un confronto dialettico serrato per uno spettacolo ad alta tensione da vivere col fiato sospeso.
Scrittore, drammaturgo, studioso del mondo arabo, Mohamed Kacimi è nato in Algeria nel 1955 e si è trasferito a Parigi nel 1982. Apprezzato dalla critica sin dalla pubblicazione di Le Mouchoir (1987), ha pubblicato numerosi romanzi. Il suo primo testo teatrale, Le vin, le vent, la vie, è stato messo in scena da Ariane Mnouchkine nel 1995 al Festival di Avignone. Tra i suoi lavori teatrali La Confession d’Abraham, messo in scena in Italia da Moni Ovadia, e La Table de l’éternité, entrato a far parte del repertorio della compagnia di Lev Dodin. Tra le sue opere teatrali più recenti Jours tranquilles à Jérusalem, messo in scena da Jean-Claude Fall.
Biglietti: posto unico 10 euro, in vendita online su teatronazionalegenova.it o presso la biglietteria del Teatro Gustavo Modena aperta dalle ore 18 alle ore 21 il martedì, mercoledì, venerdì e sabato, il giovedì dalle 17 alle 20, domenica e lunedì chiusa.
Il Teatro Nazionale di Genova mette in atto una serie di misure per accogliere gli spettatori in sicurezza, nel rispetto delle norme anti Covid-19. Per questo motivo i posti per ogni spettacolo sono limitati.
All’interno della Rassegna prosegue FLY ME TO THE MOON di Marie Jones, con Alice Arcuri e Eva Cambiale e la regia di Carlo Sciaccaluga, in scena al Teatro Gustavo Modena fino a sabato 11 luglio.
Mentre da mercoledì 15 a sabato 25 luglio al Teatro della Corte Ivo Chiesa debutta PER LE PARTI DI LEI CHE SONO MIE, tre racconti di Maurizio de Giovanni intitolati Colpa del pomeriggio, Storia di una principessa, La moglie del mostro con Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli, dirette da Mercedes Martini.
La venticinquesima edizione della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea del Teatro Nazionale di Genova è curata da Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu.
Info su teatronazionalegenova.it