Si è svolto il 16 marzo in modalità digitale l’evento organizzato da PIDIDA Liguria, l’ente di coordinamento di organizzazione del terzo settore impegnato in tema di diritti e ragazzi, per discutere di Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in tempo di Covid.
L’idea è stata quella di ascoltare i ragazzi al fine di formulare proposte concrete, dirette al mondo degli adulti e alle Istituzioni.
L’eccezionalità dell’evento sta nel numero di minori che hanno partecipato: ben trecento giovani da tutta la Liguria, da venti scuole e dai Consigli Comunali dei Ragazzi di Vallecrosia, Taggia, Alassio, Imperia, Spotorno/Noli, Arenzano, Serra Riccò, Mignanego, Sori, Bogliasco e Sestri Levante.
Sei sono stati i gruppi di lavoro su temi riguardanti la scuola in epoca di pandemia, la partecipazione e la salute, i nuovi strumenti per l’apprendimento, l’ascolto a scuola e fuori.
L’iniziativa è stata organizzata da PIDIDA Liguria, coordinamento che raggruppa Agorà SCS, Arciragazzi Liguria, CISEF SCS, COOPSSE SCS, Helpcode Italia, Il Biscione SCS, Il Laboratorio, Associazione Il Sogno di Tommy, La Comunità SCS, Associazione Matermagna, Sentiero di Arianna SCS/Consorzio Tassano, Uisp Genova, Villa Perla SCS, in stretta collaborazione con Regione Liguria-Settore politiche sociali, Terzo settore, immigrazione e pari opportunità.
In occasione dell’evento, abbiamo registrato importanti interventi da parte di rappresentanti istituzionali:
“È giusto che oggi la parola vada ai ragazzi”, afferma l’assessore all’Istruzione, Formazione e Politiche sociali di Regione Liguria, Ilaria Cavo, “ed è giusto ascoltarli, per poter guardare questa pandemia con i loro occhi. Quello che mi sono sentita di dire oggi è che le scelte che le Istituzioni prendono, a loro possono sembrare poco chiare ma sono basate su dati epidemiologici precisi e puntuali. Alla base di ogni decisione c’è quindi la primaria necessità di tutelare la salute pubblica.
Tutto il sistema ha a cuore il diritto allo studio e si è attivato per garantirlo a livello di spazi, trasporti e organizzazione scolastica.
Quello che vorremmo attivare come sistema a livello di progettazione per stimolare la vitalità dei giovani è inevitabilmente condizionato dai limiti attuali alla socialità, legati alla necessità di limitare il più possibili i contagi: per questa ragione ogni evento e ogni stimolo passa necessariamente da incontri a distanza via web e dal grande stimolo che arriva dalle scuole e dal Terzo Settore.
Ho tenuto a sottolineare come proprio dai ragazzi siano arrivati grandi segnali di reazione e positività anche in questo periodo di pandemia: pensiamo a cosa ci hanno insegnato le due studentesse di Finale Ligure con la loro partita a tennis sui tetti all’inizio del primo lockdown oppure a quale grande insegnamento ci abbia dato il giovanissimo Diego Barbieri, riconosciuto Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella. Quel riconoscimento, come lui stesso tiene a sottolineare, non è solo per lui ma anche per un’intera classe, per una scuola e per una comunità di volontari che lo hanno sostenuto e riportato a vivere. Credo che questi siano messaggi di fiducia, forza e incoraggiamento che tutti i ragazzi oggi possono cogliere”.
Sulla scia del primo commento, ha offerto una sottolineatura un’importante esponente istituzionale che ha nei minori il proprio punto di massima attenzione: “I bambini ed i ragazzi sono stati molto colpiti dalle restrizioni dovute alla pandemia”, commenta l’assessore alla tutela dell’infanzia Simona Ferro, “ed in questo periodo siamo stati noi adulti a prendere le decisioni per loro, ma spesso senza sentirne opinioni e necessità. Scuola, sport, un giro con gli amici, molto di tutto questo gli è stato proibito da oltre un anno. Oggi abbiamo avuto la possibilità di ascoltarli ed abbiamo il dovere di prestare la massima attenzione a ciò che ci è stato detto perché è attraverso l’ascolto che si fanno le scelte migliori”.
Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento hanno rappresentato due degli organizzatori, Rossana Spigoli e Yuri Pertichini, che hanno evidenziato la grande potenza espressiva delle giovani generazioni che, anche in tempi difficili come questi, non rinunciano alla loro grande voglia di raccontarsi e di sognare. Roberto Polleri