GENOVA. 27 APR. Iplom ha confermato la stima di 500 metri cubi di petrolio greggio, che è finito nel Polcevera dopo lo scoppio della tubatura “dell’oleorotto” a Fegino l’altra domenica. Inoltre, ha precisato che a tale valore, essendo in corso al momento dell’evento lo sbarco del fondo delle cisterne della frazione del carico dove si concentra in maggior misura l’acqua presente nel grezzo, devono aggiungersi 200-250 metri cubi di frazione acquosa.
La stima del prodotto petrolifero fino a ieri recuperato risulta: 4050 metri cubi emulsioni oleose (ossia oltre 4 milioni di litri), 255 metri cubi di terreno superficiale contaminato, 8 metri cubi di materiale vegetale, 40 metri cubi di materiale assorbente (panne, fogli assorbenti, ecc.).
“Applicando i fattori di stima del contenuto idrocarburico forniti dai centri di raccolta e derivanti dall’esperienza operativa, si valuta un quantitativo recuperato dell’ordine dei 490-495 metri cubi, ovvero dello stesso ordine di grandezza del rilascio, a conferma della conclusione della prima fase post emergenziale”.
Iplom ieri ha presentato anche in procura il “piano operativo di intervento per il recupero degli elementi probanti indispensabili per le attività di indagine, nell’ambito del quale verranno valutate la opportunità e la realizzazione di tutti quegli interventi utili all’avanzamento della messa in sicurezza, compatibili con le esigenza di mantenimento dei luoghi”.