La Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e la Direzione generale Bilancio del Mibact hanno disposto l’esercizio della prelazione sulla villa padronale e parte dei diversi corpi di fabbrica in vendita sull’isola Gallinara.
L’intenzione è quella di fare diventare la villa una sede espositiva aperta al pubblico.
Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis che aveva auspicato questa soluzione si è detto soddisfatto: “Abbiamo avviato questo iter, ma contemporaneamente bisogna iniziare un altro percorso, cioè quello per la sua valorizzazione definitiva”.
Lo Stato diventera, in questo modo, proprietario della parte più alta dell’isola, anche se vincolata, dell’operazione immobiliare che ha portato il magnate ucraino Olexander Boguslayev ha tirare fuori 25 milioni.
L’intenzione del ministro Dario Franceschini è di rilevare l’area e renderla visitabile. Il ministero sarebbe pronto a versare circa 10 milioni.
L’idea è quella di tutelare l’isola Gallinara con l’utilizzo, rendendola fruibile proprio per esercitarne un migliore controllo: “Un luogo chiuso si presta a intrusioni e usi impropri, un luogo aperto visitabile si controlla meglio” conclude il sindaco.
L’isola di Gallinara, che è una riserva naturale, è stata di proprietà della Chiesa fino al 1842 e successivamente venduta ai privati, apparteneva a una Srl che faceva capo a 9 famiglie liguri e piemontesi.
Lo scorso 17 giugno il passaggio di proprietà a una società di Montecarlo collegata a Boguslayev.