“E’ arrivato il report ministeriale, l’indice R(t) in Liguria è a 1,54. Dopo giorni complicati siamo al di sotto delle regioni in cui il virus sta crescendo di più e che hanno superato R(t) 2. Siamo al di sotto del picco di 1,8 della scorsa primavera e sotto l’attuale media nazionale”.
Lo ha riferito ieri sera il governatore ligure Giovanni Toti, dopo che nel monitoraggio settimanale diffuso ogni venerdì dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute si è evidenziato che l’indice di trasmissibilità R(t) calcolato sui casi sintomatici in Italia è salito a 1,70.
Occorre tuttavia sottolineare che il numero dei tamponi effettuati ora è decisamente più alto rispetto a quelli della primavera scorsa.
“Con una partenza anticipata del cluster spezzino e poi la diffusione a Genova – ha aggiunto Toti – la Liguria è probabilmente una quindicina di giorni avanti rispetto all’esplosione dei casi in Veneto, Lombardia, Piemonte, Campania.
Il numero degli ospedalizzati è tendenzialmente costante da circa 7-8 giorni e la crescita delle terapie intensive è bassa, in proporzione alla crescita dei positivi.
Non c’è correlazione percentuale tra numero di contagiati e ricoveri in ospedale, il che significa una migliore capacità di curare a casa i pazienti e un’ottima capacità di tracciamento”.
Secondo Toti, inoltre, l’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena “è tra i maggiori in sofferenza della Liguria ed è in corso un’opera di decongestionamento dell’ospedale del Ponente genovese verso altre strutture vista la situazione del suo pronto soccorso”.