Azeglio Vicini, Cesare Maldini, Dino Zoff e Antonio Conte: grazie al successo sull’Arabia Saudita Roberto Mancini entra nel ristretto club dei Commissari Tecnici che negli ultimi 44 anni sono riusciti a vincere all’esordio sulla panchina dell’Italia, scrivendo il suo nome accanto a quello di quattro colleghi che hanno fatto la storia più o meno recente della Nazionale.
L’auspicio è che quella ottenuta a San Gallo sia solo la prima di tante vittorie e che l’Italia possa presto tornare ai livelli che le competono: “Era importante vincere – dice il Ct, che ammette di essersi emozionato al momento dell’Inno di Mameli – anche se l’Arabia Saudita è molto indietro nel ranking è una buona squadra, amalgamata bene. È un successo che ha un valore relativo, ma è sempre meglio iniziare a vincere per tenere il morale alto. Adesso dobbiamo cercare di fare bella figura con la Francia, una partita che servirà anche ai più giovani visto che scenderanno in campo altri giocatori. Sono soddisfatto per il primo tempo, mi è piaciuto l’entusiasmo iniziale e il fatto che non siamo mai indietreggiati, poi verso il 65′ abbiamo cominciato a essere più stanchi e abbiamo commesso due o tre errori”.
Sul gol subito nella ripresa puntualizza: “Non mi sono arrabbiato, secondo me è colpa della stanchezza. Loro erano più freschi di noi. Dopo aver concesso il gol secondo me i ragazzi un po’ di peso l’hanno sentito, visto anche che non vincevano da quattro partite”. Il Ct spiega poi di aver sostituito Balotelli ad inizio ripresa per un fastidio agli adduttori accusato nel finale di primo tempo: “Mario può fare molto meglio – assicura Mancini – però come prima partita è stato abbastanza bravo, specialmente nel primo tempo con quel gol”.