A Torino, la città che 120 anni fa ha tenuto a battesimo la FIGC, la Nazionale di Roberto Mancini si fa raggiungere nel finale dall’Olanda e chiude con un pareggio (1-1) il trittico di amichevoli che nelle puntate precedenti aveva visto gli Azzurri superare di misura l’Arabia Saudita (2-1) per poi arrendersi (3-1) a Nizza al cospetto della Francia del trio delle meraviglie Mbappé-Griezmann-Dembelé. Dopo aver sfiorato più volte il vantaggio nel primo tempo, l’Italia passa a metà ripresa grazie al neo entrato Zaza su assist di Chiesa, ma resta poi in dieci per l’espulsione di Criscito e a due minuti dal termine si fa sorprendere da Aké. Sfuma quindi in extremis il secondo successo in tre partite, ma resta confermata la tradizione positiva che vede la Nazionale imbattuta nelle amichevoli con l’Olanda e nei quattro match disputati allo ‘Juventus Stadium’.
Per la terza e ultima amichevole del suo primo mini-ciclo da Ct, Mancini conferma il modulo, il 4-3-3, ma rivoluziona la squadra scesa in campo a Nizza, con dieci volti nuovi rispetto al match di venerdì con la Francia. Cambiano tutti i protagonisti, soltanto la regia resta la stessa e Jorginho, alla terza partita consecutiva da titolare, è chiamato a fare gli straordinari: in porta spazio a Perin, difesa con Rugani e Romagnoli centrali e Zappacosta e Criscito esterni, mentre Cristante e Bonaventura agiscono da mezzali. Al centro del tridente c’è Belotti, supportato dall’estro di Verdi e Insigne.
Bastano tre minuti al ‘Gallo’ per sbloccare il match, correggendo in rete una punizione dalla destra di Bonaventura, ma dopo qualche secondo di incertezza il russo Bezborodov annulla per una posizione di fuorigioco di Cristante. L’Italia risale il campo con fraseggi corti, Bonaventura si aggiunge a Jorginho in cabina di regia, mentre Insigne spazia su tutto il fronte offensivo alla ricerca della giocata vincente: una serata speciale quella del numero dieci azzurro, capitano nel giorno del suo 27° compleanno e primo calciatore del Napoli con la fascia al braccio. Al 32’ una sua giocata spalanca lo specchio della porta a Belotti, che da ottima posizione calcia però addosso a Cillessen.
Due minuti dopo sull’asse Jorginho-Insigne l’Italia riesce ancora una volta ad eludere il fuorigioco olandese, ma la conclusione di Verdi sorvola di un paio di metri la traversa. Le poche sortite degli Oranje sono affidate a Depay, ben controllato da Rugani e Romagnoli. In chiusura di tempo altra doppia grande occasione per gli Azzurri: prima Verdi addomestica un lancio di Jorginho e chiama Cillessen alla deviazione in angolo, poi sul corner Criscito sale più in alto di tutti, ma il suo colpo di testa viene salvato sulla linea da Vormer. L’Italia piace, arriva con una certa facilità in porta e raccoglie gli applausi degli oltre ventimila tifosi presenti sugli spalti dello ‘Juventus Stadium’, faticando però a concretizzare le occasioni che le capitano.
In avvio di ripresa le due squadre cambiano gli esterni destri di difesa: Janmaat rileva l’acciaccato Hateboer e De Sciglio prende il posto di Zappacosta. Poi Mancini si gioca la carta Federico Chiesa, che si conferma su ottimi livelli dopo essere stato tra i migliori nell’amichevole con la Francia, e concede quasi una mezzora a Simone Zaza, richiamando in panchina Verdi e Belotti.
Al 21’ sono proprio i due nuovi entrati a sbloccare il risultato: Chiesa si invola sulla destra e mette in mezzo un pallone forte e teso, Van Dijk cerca di allontanare ma calcia addosso a Zaza, che in scivolata sfrutta la carambola mettendo a segno davanti ai suoi ex tifosi il suo secondo gol con la maglia della Nazionale. L’Italia passa in vantaggio, ma un minuto dopo resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Criscito, che ferma Babel lanciato in porta. Sulla seguente punizione dal limite Perin è bravo a distendersi sulla conclusione di Depay. Mancini inserisce Bonucci per Insigne, poi Baselli entra al posto di Jorginho diventando il quinto esordiente con il neo Ct in panchina. L’Italia rischia sulla conclusione di Vilhena e Perin si supera deviando in tuffo il sinistro a giro di Berghuis. A quattro minuti dalla fine Chiesa in contropiede sfiora il raddoppio, ma al 43’ Berghuis pesca in area Aké e Perin stavolta non può fare niente. Finisce 1-1 e gli Azzurri sono rimandati a settembre, quando arriverà il primo vero esame della nuova stagione con il debutto nella Nations League.