Inizia con un pareggio (1-1) il cammino della Nazionale di Roberto Mancini nella Nations League.
A Bologna, in uno stadio ‘Dall’Ara’ gremito, gli Azzurri vanno sotto con la Polonia, ma reagiscono e trovano il pareggio nel finale grazie ad un rigore procurato da Federico Chiesa e realizzato da Jorginho. Determinante l’ingresso in campo dell’attaccante della Fiorentina, che con la sua abilità nel saltare l’uomo ha dato la scossa e ha permesso all’Italia di raggiungere un pareggio più che meritato. La Polonia dal canto suo ha dimostrato ancora una volta di avere individualità importanti, da Lewandowski a Zielinski, confermando quelle qualità mostrate nelle qualificazioni a Russia 2018 e offuscate da un Mondiale deludente.
Per il suo debutto in una competizione ufficiale Mancini si affida ancora una volta al 4-3-3, ma rispetto all’ultima amichevole di giugno con l’Olanda conferma solo Zappacosta come esterno destro di difesa, Jorginho in cabina di regia e Insigne, che forma il tridente offensivo con Bernardeschi e Balotelli. In porta c’è Donnarumma, al centro della difesa Chiellini e Bonucci, mentre sulla sinistra fa il suo esordio Cristiano Biraghi. Le mezzali sono Gagliardini e Pellegrini, che con Inter e Roma in campionato hanno collezionato finora pochi minuti.
La partita è equilibrata, vivace, senza tempi morti. Il primo brivido al 6’, quando Donnarumma vola per deviare in angolo il colpo di testa di Zielinski su assist di Lewandowski. I suggerimenti dell’attaccante del Bayern Monaco per le incursioni del centrocampista del Napoli saranno un leitmotiv del match. L’Italia si affaccia dalle parti di Fabianski al 19’, quando Bernardeschi si procura una punizione dal limite che calcia sopra la traversa. Poi ancora un’occasione per parte: al 26’ una sponda aerea del solito Lewandowski manda al tiro Krychowiak, Donnarumma si allunga e manda in angolo, mentre al 36’ Jorginho serve Bernardeschi, che dal limite dell’area con un sinistro a giro lambisce il palo.
Al 40’ è la Polonia a passare in vantaggio: Jorginho si fa soffiare il pallone in fase di impostazione, Lewandowski mette al centro un cross morbido e invitante e sul secondo palo Zielinski con un piatto volante fulmina Donnarumma. L’Italia va così negli spogliatoi sotto di un gol, rischiando anche di subire il raddoppio in contropiede in un disordinato finale di primo tempo.
Serve una scossa e al rientro in campo Mancini manda in campo Bonaventura per Pellegrini, l’Italia cerca gli inserimenti delle mezzali, ma lascia ampi spazi alle ripartenze della Polonia, che al 2’ sfiora il raddoppio con Lewandowski dopo una bella discesa sulla sinistra di Blaszczykowski. La squadra di Brzeczek in fase di non possesso si raccoglie con dieci giocatori nella propria metà campo per poi far male in contropiede, gli Azzurri cercano di arrivare al cross con le sovrapposizioni dei terzini, ma Balotelli è sempre ben controllato dai difensori polacchi. A spaventare Fabianski è ancora una volta Bernardeschi, che al 7’ sfiora il palo con un violento sinistro a giro dal limite dell’area. Al quarto d’ora arriva anche il momento di Belotti, che prende il posto di Balotelli al centro dell’attacco, poi Mancini si gioca anche l’ultima carta a sua disposizione puntando sulla freschezza di Federico Chiesa. A uscire è Insigne e così del tridente titolare resta in campo il solo Bernardeschi. E’ proprio Chiesa alla mezzora ad impensierire Fabianski con un destro velenoso dalla distanza bloccato a terra dal portiere del West Ham.
Un minuto dopo l’attaccante della Fiorentina chiama il triangolo a Belotti, supera in velocità Blaszczykowski che entra da dietro prendendo prima il pallone per poi travolgerlo: il tedesco Zwayer indica il dischetto e Jorginho riscatta l’errore in occasione del gol della Polonia spiazzando Fabianski e realizzando il suo primo gol in maglia azzurra. Sale l’incitamento dei 24mila tifosi presenti al ‘Dall’Ara’, l’Italia si spinge avanti alla ricerca della vittoria ma l’ultimo traversone di Chiesa si spegne sul fondo. L’appuntamento con i tre punti è rinviato, si spera solo fino a lunedì quando in Portogallo la Nazionale dovrà vedersela con i campioni d’Europa in carica.