L’iniziativa prevede la colazione dalle 9 al Modena, poi il concerto. Direttore artistico Rodolfo Cervetto
Interessante iniziativa nella mattina di domenica 26 marzo al Teatro Modena. Alle 9 (ricordatevi che c’è l’ora legale) prende il via un concerto nell’ambito della rassegna “Jazz and Breakfast” che si tiene nella sala Modena a Sampierdarena per il Teatro Nazionale di Genova.
L’ideatore e il direttore artistico di tale progetto è Rodolfo Cervetto e prevede, con apertura alle 9, la colazione (breakfast) e il concerto (jazz) con la presentazione di “Voices”, il nuovo progetto discografico di Esperanto.
Il concerto conterrà brani del nuovo disco più alcune sorprese e vede ospiti Alessia Martegiani e Esmeralda Sciascia.
Il costo della colazione e del concerto è di 8€ con una capienza massima della Sala Modena di 500 persone.
La rassegna è nata nel 2015 e, proprio, da quest’anno, visto il successo, i concerti sono stati spostati dal ridotto alla sala grande ottenendo il tutto esaurito ad ogni concerto.
Jazz and Breakfast: Esperanto
Esperanto è un progetto musicale nato dalla collaborazione decennale tra Luca Falomi, giovane ed chitarrista e compositore e Riccardo Barbera, contrabbassista e compositore.
Il nome del progetto è ispirato all’omonima lingua internazionale nata alla fine del 1800 dall’unione di idiomi di origine latina, romanza, germanica, slava e orientale.
Il legame artistico tra Falomi e Barbera, da sempre interessati alla ricerca sonora e alle contaminazioni musicali, li ha portati a comporre insieme materiale originale. Frutto di una visione musicale comune, di esperienze artistiche simili e di una naturale sinergia.
Il noto batterista Rodolfo Cervetto, è entrato da subito in sintonia con la natura del progetto e ha completato l’ensemble.
Il trio ha pubblicato nel Giugno 2020 il suo primo album dal titolo omonimo “Esperanto”, per l’etichetta giapponese Da Vinci Publishing.
Jazz and Breakfast. Da Esperanto nasce Voices, nuovo progetto discografico
“Nel 2021 – spiegano i musicisti – abbiamo sentito l’esigenza di tornare in studio per un nuovo progetto discografico. Lavorando sul nuovo materiale ci siamo accorti che le nuove composizioni erano caratterizzate da una spiccata propensione alla cantabilità.
È nato così il desiderio di allargare la tavolozza sonora del trio coinvolgendo voci provenienti dai più vari contesti musicali.
La voce è lo strumento musicale più ancestrale, quello che tutti noi possediamo e che ci permette di esprimerci e comprenderci.
Ogni strumento, poi, ha la sua voce, che ‘canta’ senza usare le parole.
Grazie ai cantanti e agli strumentisti di grande talento che hanno partecipato al nostro progetto, abbiamo potuto completare e arricchire le nostre idee compositive, lavorando su suoni e arrangiamenti e creando, di brano in brano, differenti impasti sonori.
Petra Magoni, Stephane Casalta, i Cluster, Alessia Martegiani, Esmeralda Sciascia, Tritonus Ensemble dir. Franco Radicchia, Anais Drago, Tina Omerzo, Edmondo Romano e Olmo Manzano, hanno prestato la loro “voce” al nostro progetto, raccontando la storia di ogni brano da un diverso punto di vista.
