L’ashtag #JusticeForJohnnyDepp, diventa di tendenza su Twitter. Popolo della rete che si divide tra l’attore e l’ex moglie
Sembra non avere una fine la vicenda legale che vede protagonisti l’attore Johnny Depp e l’ex moglie Amber Heard.
A tal punto che l’ashtag #JusticeForJohnnyDepp, è diventato di tendenza su Twitter con il popolo della rete che si divide tra l’attore e l’ex moglie.
Ma veniamo ai fatti. Lo scorso 2 novembre il giudice inglese Andrew Nicol aveva emesso la sentenza riguardo la causa per diffamazione avanzata da Johnny Depp nei confronti del Sun e dell’azienda di Rupert Mordoch, la News Group Newspapers, in merito alle accuse dell’ex moglie di Depp, Amber Heard di alcuni anni fa.
In base alle prove della difesa, il giudice aveva stabilito che Depp avrebbe effettivamente picchiato la moglie in almeno 12 occasioni sulle 14 dichiarate da Heard e che, quindi, il giornale non aveva commesso diffamazione nel definirlo un “picchiatore coniugale”.
I legali dell’attore avevano annunciato ricorso, richiesta che lo stesso giudice aveva respinta ordinando all’attore di pagare al Sun un risarcimento iniziale di 628 mila sterline.
A Londra, qualche giorno fa, gli avvocati hanno presentato una richiesta formale alla Corte d’Appello, spiegando perché ci fossero le basi per tornare in tribunale, quali, per esempio, la non affidabilità della Heard, in qualità di testimone e del pregiudizio del giudice alla luce delle dichiarazioni dell’attrice riguardo le sue donazioni in beneficenza.
Infatti, la Heard, aveva dichiarato di aver devoluto l’intera somma dei 7 milioni di dollari ricevuti per il divorzio da Depp, in beneficenza, un dato che il giudice, nella sua sentenza, aveva sottolineato, come motivo per il quale la Heard fosse tutt’altro che una “cacciatrice di dote”.
Gli avvocati hanno, invece, evidenziato alla Corte che solo una piccolissima parte della somma era stata effettivamente devoluta in beneficenza, contraddicendo, così le dichiarazioni della Heard.
Immediata anche la risposta dei legali della donna che hanno incolpato Depp di “ritardo” nei pagamenti, spiegando che le azioni legali intraprese dall’attore hanno determinato l’esborso di “milioni di dollari”.
Oggi, infine, è arrivato il responso con la richiesta dell’attore che è stata respinta.
Così la causa per diffamazione, che è alla base della decisione della Warner Bros. Pictures di allontanare l’attore dal set Animali Fantastici 3, è da oggi un capitolo chiuso.
Se da una parte è stato chiuso il processo per diffamazione inglese, oltre oceano, la partita è ancora aperta con la prima udienza che si svolgerà l’11 aprile 2022 in Virginia.
Depp ha infatti fatto causa direttamente alla Heard per 50 milioni di dollari per un articolo pubblicato dall’attrice sul Washington Post che, secondo quanto sostiene l’attore, gli sarebbe costato le attività future legate al ruolo di Jack Sparrow nel sequel Pirati dei Caraibi.
Si tratterebbe di una lettera aperta dal titolo “Amber Heard: Ho parlato di violenza sessuale e ho fatto i conti con l’ira della nostra cultura. Serve un cambiamento” scritta per il Post, dove la Heard sosteneva di essere diventata “una figura pubblica vittima di abuso domestico”. La lettera non faceva nomi, ma si capiva a chi la Heard potesse fare riferimento. L.B.