Non abbiamo raggiunto alcun obiettivo. E’ il messaggio forte e chiaro che mister Ballardini, con il fiuto per il vento di chi è pratico di città di mare, sottolinea a scanso di equivoci. Al bando i cali di attenzione. Serve tirarsi su le maniche, ripartendo compatti. La lotta sarà punto su punto, e il calendario non fa regali. Dietro al primo angolo si staglia la sagoma della Vecchia Signora.
“C’è da fare ancora molto: le difficoltà c’erano prima e ci sono adesso. Non abbiamo raggiunto traguardi. Forse non siamo bellissimi da vedere, però abbiamo acquisito mentalità di squadra. La settimana di vacanze ci voleva, dopo tante partite e molto tempo. I ragazzi hanno lavorato da soli e dai dati sembra lo abbiano fatto bene. La Juventus è un team di livello mondiale. Contro di noi, in Coppa Italia, avevano schierato, se non sbaglio, qualcosa come dieci nazionali. Personalità, corsa, equilibrio, compattezza. Per giocarsela con tutti, come abbiamo fatto sinora, non è possibile prescindere da certi fattori. I nostri avversari hanno aumentato qualità e numero di giocatori schierati dalla metà campo in su, negli ultimi anni, per essere più competitivi nelle manifestazioni europee. Le due finali in Champions lo dimostrano. Tutti gli avversari comunque sono per così dire giusti, con caratteristiche e qualità diverse. Il nostro campionato è così. Aspettiamo di verificare le condizioni di Rossi, Rossettini e Veloso, che hanno avuto qualche fastidio rallentando per precauzione. La sensazione è che possano esserci. Abbiamo le idee chiare su come ci metteremo, poi magari si inizia in un modo e si finisce in un altro. In attacco abbiamo sempre avuto alternative. Ognuno quando è stato utilizzato ha sempre confermato voglia, serietà, generosità nel tenere corti i reparti. Per un allenatore è bellissimo e gratificante allenare persone e giocatori così, con la faccia pulita, con la voglia che sprizzano. Durante la visita del presidente si è parlato di come completare l’organico. Conosciamo l’identikit, le caratteristiche di quel giocatore, o quei giocatori, che possa o possano aiutarci. Non è facile trovarli sul mercato. Eravamo in tanti. Giusto che qualcuno sia andato via per trovare spazio. La rosa va sfoltita”.