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Kiev: papa Bergoglio non può mediare, è filorusso. Becchi: ha capito chi sono i vincitori

Papa Bergoglio (foto di repertorio fb)

L’Ucraina dei nazionalisti e neonazisti di Zelensky esclude e rifiuta la mediazione del Vaticano per porre fine al conflitto con la Russia di Putin.

“Nessun ruolo per di mediazione per il Papa. E’ filorusso, non è credibile” ha infatti dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Myhailo Podolyak.

A determinare la chiusura del Governo di Kiev all’iniziativa di pace voluta da papa Francesco, secondo Podolyak, ci sarebbero anche gli investimenti della Russia nello Ior.

Le dichiarazioni di Podolyak, rilasciate in una trasmissione sul canale 24 ucraino, oggi sono state rilanciate anche sul sito vaticano.

“Ormai – ha commentato il prof. genovese Paolo Becchi – la guerra non è più tra Ucraina e Russia e quindi parlare di una mediazione tra questi due Paesi non ha più alcun senso.

Ma è significativo il riposizionamento di papa Bergoglio, che da buon gesuita ha capito ora che è meglio stare dalla parte dei vincitori.

Il conflitto non è più tra gli Stati Uniti di Biden, il Regno Unito e la UE contro il resto del Mondo, ma questo resto del Mondo che unito e molto più forte dell’anglosfera e degli europei. Papa Bergoglio lo ha capito”.

Il Pontefice, lo scorso fine agosto, parlando a braccio in un messaggio rivolto ai giovani russi cattolici, li aveva definiti “eredi della Grande Russia” dei tempi dell’Impero.

“Come avevo già dichiarato una decina di giorni fa – ha ribadito il prof. Becchi –  il pontificato di Bergoglio è discutibile sotto il piano della dottrina, ma ha compreso che questo Occidente è al capolinea e quindi si è riposizionato dalla parte della Russia, della Cina e del resto del Mondo. Senza dubbio un’abile mossa politica”.

 

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