La Bce rialza i tassi di 75 punti base. Questo è il secondo aumento dopo quello di luglio.
La Bce rialza di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. L’istituto di Francoforte ha reso noto la decisione di politica monetaria oggi 8 settembre. Si legge nella nota diffusa dopo la riunione del consiglio: “anticipa la transizione dal livello attualmente molto accomodante dei tassi di interesse di riferimento a livelli che assicureranno un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%”, nella nota della Bce si precisa anche:
“In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni per frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa. Il Consiglio direttivo riesaminerà regolarmente la traiettoria della politica monetaria alla luce delle informazioni più recenti e dell’evolvere delle prospettive di inflazione. Anche in futuro, le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. Da queste dichiarazioni si è quasi certi che non sarà l’ultimo rialzo dei tassi.
L’inflazione secondo la stima di Eurostat ha raggiunto il 9,1% nell’ eurozona ad agosto.
I rincari dei beni energetici e alimentari, (diesel e benzina in costante aumento), le pressioni della domanda in alcuni settori dovute alla riapertura delle attività economiche e le riduzioni dell’offerta costituiscono i fattori responsabili dell’incremento dell’inflazione. L’ aumento dei prezzi hanno continuato a rafforzarsi e diffondersi in tutta l’Europa. L’inflazione potrebbe aumentare ulteriormente nel breve periodo.
La Bce prevede per l’area dell’euro un considerevole rallentamento dell’economia, che dovrebbe ristagnare nel prosieguo dell’anno e nel primo trimestre del 2023. I prezzi molto elevati dell’energia riducono il potere di acquisto dei redditi delle famiglie e, sebbene si stiano attenuando, le strozzature dal lato dell’offerta continuano a frenare l’attività economica.
Analizziamo nei dettagli la decisione della Bce: i tassi di interesse di riferimento.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente all’1,25%, all’1,50% e allo 0,75%, con effetto dal 14 settembre 2022.
Però il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto per l’emergenza pandemica per un prolungato periodo di tempo successivo alla data in cui ha iniziato a innalzare i tassi di interesse.
Sarà necessario mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria. Per quanto riguarda il programma di acquisto per l’emergenza pandemica, il Consiglio direttivo vuole reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. ABov